Era stato sottoposto a misura cautelare in carcere il 16 dicembre su disposizione del GIP del Tribunale di Napoli.
La custodia in carcere era scattata a seguito della denuncia della ex convivente che lo accusava di gravi reati, tra i quali sequestro di persona, istigazione al suicidio e maltrattamenti.
La donna, di origine rumena, aveva proposto denuncia dopo il malsano gesto di defenestramento verificatosi lo scorso 24 ottobre, ancora in fase di accertamento.
L’indagato, Aversano Pasquale, un operaio, ha respinto fermamente le gravi accuse a proprio carico professandosi innocente.
All’udienza tenutasi il 29 dicembre, la difesa dell’indagato, assunta dall’avvocato Vincenzo Esposito, ha esposto al Tribunale delle Libertà tutte le circostanze in favore del proprio assistito evidenziando l’assenza della gravità indiziaria a carico dell’uomo.
A seguito della camera di consiglio, il Tribunale del Riesame di Napoli, dopo un’attenta analisi di tutto l’incartamento cautelare, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere disponendo l’immediata liberazione dell’indagato.
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