‘Il Desiderio di essere l’ultima’, storie di crimini contro le donne

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Si terrà domani, 25 novembre, alle ore 17, presso la parrocchia Santa Maria Della Provvidenza in via Don Luigi Guanella, 20 a Napoli, la presentazione, in prima assoluta, dell’antologia “Il Desiderio di essere l’ultima“, un’antologia che unisce racconti e storie di crimini contro le donne, reali o inventati, di autori e autrici che hanno partecipato alla prima edizione del concorso letterario contro la violenza sulle donne in memoria di Stefania Formicola, vittima di femminicidio, promosso dalla casa editrice PAV edizioni. Parte dei proventi della vendita sarà donata ai figli di Stefania Formicola.

L’antologia è nata per narrare e far conoscere le storie, ancora troppo poche rispetto al taciuto, di vittime di femminicidio; ma anche per sensibilizzare di più al dolore emotivo e alle problematiche materiali che i figli delle vittime si trovano a dovere affrontare dopo l’assassinio della propria madre.

L’evento sarà coordinato dalla scrittrice e giornalista Giuliana Covella e dall’avvocato Pierpaolo Damiano, specializzato in diritto civile, in particolare di famiglia.



    Nel corso della serata avverrà inoltre la consegna delle targhe a tutti i 15 autori scelti dalla giuria (composta da Adriana Esposito, Adelaide Camillo, Pierpaolo Damiano, Marzia Martin, Giuliana Covella, Tiziana Apicella e Aurora Di Giuseppe) del concorso letterario, con il conferimento del premio ai primi tre classificati: Daniela Pecchi, “Le Mani Del Padre”; Stefano Cristini, “La Stanza Blu”; Maria Salemme, “Fino All’ultimo Respiro”.

    La raccolta ha la prefazione della criminologa Maria Pia Turiello, l’introduzione dell’avvocato Pierpaolo Damiano e la postfazione della scrittrice Adelaide Camillo ed è formata dai 15 racconti scelti e da altri due fuori concorso rispettivamente di Paola Gentili e Antonella Cavuoto.

    L’evento si concluderà con un buffet gentilmente offerto da “Le Ghiottonerie di Casa Lorena” a cura della cooperativa sociale E. V. A. impegnata in un bene confiscato alla camorra nell’assistenza a donne maltrattate in collaborazione con la Fondazione Polis.




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