Napoli, ambulanza costretta a caricare un cadavere

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Napoli. Il dolore per la morte di un proprio caro, per giunta minorenne, si è trasformato in brutale aggressione ai danni dell'equipaggio di un ambulanza del 118.

Purtroppo, come segnala  il dottor , presidente dell'Associazione , quella della notte scorsa è l'aggressione numero 57 del 2021.
”Ci hanno costretto a caricare un cadavere in ambulanza!”, scrive l'associazione sulla propria pagina facebook. Il cadavere in questione era quello del 16enne Mario Ambrosiano morto in conseguenza di un incidente stradale a .

“Intorno alla mezzanotte -spiega l'associazione-viene allertata per codice rosso in via Bruno Buozzi a Barra, lo scenario che si trovano dinanzi i soccorritori è quello di un frontale auto/moto, uno dei due in sella al motoveicolo (ragazzo di 16 anni ) viene ritrovato riverso a terra senza vita ,morto sul colpo.
Gli astanti (che sono in fase di identificazione) hanno minacciato il personale sanitario, li hanno costretti a caricare il ragazzo deceduto in ambulanza ed hanno danneggiato con calci e pugni il mezzo di soccorso. L'equipaggio riferisce di aver fatto allertare la tramite centrale operativa 118 ,ma la volante non è mai giunta sul posto”.

Le scene di panico sono proseguite all'interno del pronto soccorso dell'Ospedale del Mare che è stato inagibile per circa 2 ore.L'equipaggio ha sporto regolare denuncia alla questura di via Medina.

“Abbiamo già superato il numero delle aggressioni totali del 2020, questo non fa altro che confermare che l'epoca degli eroi è terminata, adesso resta odio e rancore nei nostri confronti!Il nostro pensiero va al povero ragazzo 16enne Mario Ambrosiano, conosciuto nel quartiere Barra, che ha perso la vita! Riposi in pace! Ed un fiore virtuale per lui!”