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Miasmi nel Giuglianese, la Procura apre un’indagine e l’Arpac avvia Telegram per le segnalazioni dei cittadini

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Vanno avanti ormai da due mesi i disagi per i residenti della zona del Giuglianese, alle prese con un’emergenza ambientale che ha portato domenica scorsa migliaia di cittadini anche della confinante provincia di Caserta a scendere in piazza per protestare.

Disagi che si sono presentati anche nelle sere scorse sottoforma di miasmi che rendono l’aria irrespirabile e rendono la vita impossibile. I social sono la principale cassa di risonanza delle doglianze dei cittadini che, a tambur battente, hanno riprese ad aggiornare sulla situazione e a segnalare odori nauseabondi che hanno come principale conseguenza una esistenza da barricati in casa.

La causa dell’odore nauseabondo non è stata ancora individuata e saranno forse le verifiche dell’Arpac e il monitoraggio anche attraverso i droni a chiarire da dove provengano gli insopportabili miasmi. Nel frattempo, la Procura di Napoli Nord competente sul territorio, ha avviato una indagine.
La Procura retta da Maria Antonietta Troncone ha aperto un fascicolo di inchiesta basandosi sui dati dell’Arpac. La speranza è che unendo le forze di Procura, Agenzia per l’ambiente e carabinieri del Noe, si arrivi quantomeno a individuare le cause.
Per indagare a fondo, l’Arpac ha creato un canale Telegram (“ArpacColorBot”) per consentire ai cittadini di fare segnalazioni sulla presenza di cattivi odori.


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