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Bacoli: ‘Aret a Chiesa’ non deve chiudere!

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Sono più 1500 le firme raccolte in poche ore da un comitato di cittadini nato a sostegno di “Aret a Chiesa”, bar che, come dicono i promotori, ha contribuito a una rinascita culturale del quartiere Cento Camerelle. La petizione, lanciata sulla piattaforma Change.org, si rivolge direttamente al Comune di Bacoli e al Sindaco Josi Gerardo Della Ragione affinché rinnovi la concessione al locale.

“Aret a Chiesa”, spiegano i promotori, “è una piccola realtà situata nel quartiere di Cento Camerelle. Dal piccolo pianerottolo rialzato sulla sede stradale, si può sorseggiare un drink, ascoltando musica soffusa, scambiando due chiacchiere con gli amici, ed ammirando gli stretti gradini che portano alla Chiesa di Sant’Anna, il luogo più sacro per la Città di Bacoli. Nel corso degli ultimi anni, Aret a Chiesa è stata più di un semplice bar. Dal 2018, Dario Scamardella, titolare dell’attività commerciale, ha avviato un percorso di riqualificazione urbana di cui l’intero borgo ha potuto beneficiare. La sua azione, mai scomposta, mai disturbatrice, ha rappresentato un input serio per i residenti che hanno assunto l’impegno di abbellire le piccole stradine con piante e fiori, curate quotidianamente. Tra le scale che portano al luogo sacro della Chiesa di Sant’Anna e gli antichi spazi delle Cento Camerelle che ospitano resti di un’antica cisterna nobiliare romana, Aret a Chiesa ha fatto risuonare note di jazz e blues. Tra i suoi tavolini, risate cristalline, chiacchiere composte, idee, abbracci, scambi culturali, libri sfogliati. Nelle viuzze strette che collegano il sacro ed il profano, Aret a Chiesa ha svolto una funzione culturale di accoglienza, anche per i più recenti flussi turistici che si muovono tra Piscina Mirabile e Cento Camerelle. Aret a Chiesa è stata un esempio di azione formativa e riqualificante da parte di un’attività commerciale che non ha badato al profitto economico.”

“La concessione non è stata rinnovata”, prosegue il testo, “nonostante fosse nel potere dell’amministrazione. Come un qualunque abusivo e senza alcuna spiegazione, Dario Scamardella ha ricevuto un’ordinanza di sgombero. Non vi è alcun nuovo bando in corso, nessuna nuova procedura, nessuna trattativa. Nulla. Il potere pubblico ha deciso di distruggere anziché costruire, nel nome di un bilanciamento tra interessi pubblici e privati che sono però ignoti. Chiediamo che Aret a Chiesa possa continuare ad esistere, per essere quello spazio culturale che in questi anni è stato, contribuendo in maniera decisiva alla riqualificazione urbana e culturale del borgo di Cento Camerelle. Chiediamo che possa ancora offrire una sedia ed un tavolino a giovani e meno giovani, ospitando quel fermento cittadino e turistico che ha conferito nuovi significati allo spazio urbano ove sorge.”

I promotori della petizione, attraverso un comunicato, si rivolgono direttamente al Sindaco Josi Gerardo Della Ragione “Aret a chies non deve chiudere. Un’azione riqualificante, un’azione culturale non deve essere cancellata con un colpo di spugna. Non si può distruggere una realtà costruttiva, uno spazio culturale che ha innescato processi di ripresa urbana, civica e sociale. “Aret a chies” deve continuare ad essere il luogo che favorisce e stimola quel fermento cittadino e turistico che ha conferito nuovi significati allo spazio urbano ove sorge.”


Articolo pubblicato da Fabio Testa il giorno 30 Agosto 2021 - 11:55

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