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Ischia sequestro milionario ad albergatori: non versavano le imposte per i dipendenti

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Ischia. Sequestro milionario ad albergatori: non versavano le imposte per i dipendenti.

L’anziano titolare dell’attività alberghiera era deceduto e i gestori di fatto continuavano ad operare usando il suo nome e non versando le imposte per le retribuzioni ai dipendenti.

E’ andata avanti per anni la presunta frode fiscale che hanno scoperto i finanzieri della Tenenza di Ischia che stamane insieme ai colleghi del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli – su disposizione del Gip di Napoli – hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo per circa un milione di euro richiesto dalla Procura della Repubblica di Napoli.

 

Sequestro milionario ad albergatori- Ischia

 

Il decreto di sequestro è stato emesso nei confronti di una società operante nel settore alberghiero e della ristorazione di Ischia.

Le indagini sono state condotte dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Ischia ed hanno permesso di accertare come negli anni la società abbia sistematicamente omesso di versare le ritenute d’imposta sulle retribuzioni dei dipendenti. Di qui il danno quasi milionario.

Sequestro milionario ad albergatori- Ischia

Sequestro milionario ad albergatori

Grazie agli approfondimenti effettuati è stato possibile individuare anche i gestori di fatto della società, i quali hanno continuato ad operare anche dopo il decesso del titolare legale dell’azienda ed è per questo motivo che il provvedimento di sequestro è stato esteso proprio nei confronti dei gestori di fatto della società.

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Le indagini si sono sviluppate, mediante acquisizioni documentali, audizioni di persone informate sui fatti ed analisi della documentazione contabile e hanno consentito di dimostrare che le decisioni sulla conduzione dell’azienda, e quindi anche quelle di omettere il versamento delle imposte, erano state assunte dai gestori di fatto della società che si schermavano dietro la figura del titolare legale, anziano poi deceduto.

Il sistema, pertanto, oltre al danno erariale, di fatto rischiava di rendere vana l’azione di contrasto, sia sotto il versante penale sia sotto quello fiscale.


Articolo pubblicato da La Redazione il giorno 14 Luglio 2021 - 11:15


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