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Pagelle Italia: Chiesa e Pessina, gli uomini della provvidenza

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Pagelle Italia: sono stati decisivi Chiesa e Pessina, entrati nel secondo tempo della gara di sofferenza contro l’Austria e nei supplementari hanno messo a segno le reti che consentano agli azzurri di andare avanti nel torneo.

Donnarumma: 6,5. Praticamente mai impegnato nella prima parte di gara, scalda i guantoni con qualche uscita comoda. Nel secondo tempo non ha colpe sul gol di Arnautovic, annullato dal VAR. Al 105′ fa una gran parata su un tiro dalla distanza ed è incolpevole poi sul gol di Schopf che accorcia le distanze.

Di Lorenzo: 6,5. Non male nella prima parte di gara, si fa sovrastare da Alaba in occasione del gol austriaco, per sua fortuna annullato poi dal VAR. Nel supplementare infiamma i tifosi azzurri presenti a Wembley con una gran discesa palla al piede e resta concentrato in fase difensiva.

Bonucci: 6,5. Poco impegnato in avvio, nella ripresa cerca di tenere le redini del reparto che rischia qualcosa sotto gli attacchi dell’Austria. Bene in coppia con Acerbi, i due concedono agli avversari solo qualche tiro dalla distanza.

Acerbi: 7. Ha il ruolo non facile di sostituire capitan Chiellini, ma supera l’esame a pieni voti. Preciso in copertura e attento sulle palle alte, a sorpresa è anche utilissimo in attacco: è lui che protegge il pallone in area per poi servirlo da terra a Pessina per il 2-0.

Spinazzola: 6. Torna titolare dal primo minuto: sempre efficace nelle discese sulla fascia, sono tante le opportunità che partono dai suoi piedi in avvio di partita. Nella ripresa soffre le offensive degli avversari e va un po’ in confusione, ma si riprende col passare dei minuti e nel supplementare.

Barella: 6. Anche questa sera è il mastino del centrocampo: attivo su tutti i palloni, subisce come al solito tanti falli. Nel primo tempo sfiora anche il gol del vantaggio. Evitabile l’ammonizione ricevuta per proteste (dal 68′ Pessina: 7. Rischia tanto stendendo Lainer in area, poi acquista fiducia e viene premiato nel finale di primo supplementare, quando trova la sua seconda rete in due partite).

Jorginho: 6,5. Ricopre come al solito il ruolo di playmaker della squadra in maniera egregia e con pochissime sbavature. Si rivela anche in quest’occasione indispensabile per mister Mancini, che lo lascia in campo fino al 120′.

Verratti: 6. Prestazione sufficiente quella del centrocampista azzurro, un po’ sottotono rispetto alla sfida precedente contro il Galles. Esce dal campo nel corso della ripresa, forse non ancora al 100% (dal 68′ Locatelli: 6. Prova a legare fase difensiva ed offensiva come al solito, beffato da Schopf in occasione del gol del 2-1).

Berardi: 5,5. Sempre molto partecipe nella manovra offensiva azzurra, scompare un po’ nella ripresa e si divora l’occasione dell’1-0 colpendo maldestramente in rovesciata proprio prima di essere sostituito (dal 84′ Chiesa: 7,5. L’uomo della provvidenza: segna un gran gol in avvio di supplementare)

Immobile: 5,5. Un po’ spento in avvio di partita, si accende tutto d’un tratto alla mezz’ora con un tiro dalla lunga distanza che fa tremare l’incrocio dei pali. Nella ripresa è quasi assente: tocca pochi palloni e non riesce a creare quasi nessuna occasione pericolosa (dall’84’ Belotti: 6,5. importante il suo apporto a partita in corso. Si rende partecipe anche sull’azione del gol di Chiesa e guadagna tanti falli per far scorrere il cronometro).

Insigne: 5,5. Aiuta tanto la manovra in avvio, con il passare dei minuti è meno brillante del solito. Spreca due occasioni importanti sui suoi piedi: una aprendo male per Berardi e l’altra calciando male a giro sul secondo palo. Vicinissimo al gol nel supplementare su punizione (dal 108′ Cristante: 5,5. Non benissimo sul gol austriaco).

All. Mancini: 6,5. Indovina i cambi nella ripresa e nel supplementare: giusto seppur scontato quello di Chiesa per Berardi, buona anche l’intuizione di Pessina. Ora i quarti di finale: servirà un’Italia perfetta in un big match contro Belgio o Portogallo.

 Vincenzo Scarpa

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