La sete eruttiva di un artista vulcanico: Maurizio D’Andrea

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Maurizio D’Andrea ricorda a tutti che siamo vivi e in costante mutamento

Maurizio D’Andrea nasce a San Giorgio a Cremano, luogo che scatena la sua creatività. La sua arte è ricerca e sperimentazione di nuove modalità di espressione ed utilizzo di strumenti convenzionali ed inusuali: pennello, pettine, spatole, pezze, spugne, spruzzino con acqua, pellicola, legnetti, materiali di recupero. Maurizio si riconosce nell’arte contemporanea e in particolare nel Romanticismo soggettivo, per esprimere che i sensi e le emozioni sono mezzi, al pari della razionalità, altrettanto importanti per comprendere il mondo. Nelle sue opere troviamo l’ Astrattismo lirico-informale, grazie al quale un segno, una figura geometrica, un colore sono scelti come oggetti di percezione, attenzione e indagine.

A 16 anni si trasferisce a Napoli, ed è lì che comincia il suo processo artistico fatto di: Napoli, mare, vulcano, tradizione contadina non agiata, come quella della sua famiglia. Dalla rappresentazione sulla tela, questi temi, vengono via, via sublimati ed interiorizzati. Quello del Liceo Scientifico è il periodo delle prime crisi interiori e Maurizio indaga il suo inconscio cercando di riconoscere la speranza e la chiusura, il conscio e l’inconscio, l’immobilismo e la via di fuga. Si Laurea in Scienze Geologiche con indirizzo Vulcanologico e con una Tesi su “Le eruzioni esplosive”.

Maurizio D’Andrea

Ama il Romanticismo di William Turner, pittore ed incisore inglese, che pose le basi alla nascita dell’Impressionismo e risente anche dell’influenza di Mark Rothko e Ivan Konstantinovic Ajvazovskij, il primo per l’uso del colore come espressione delle emozioni umane; il secondo per l’ accuratezza dei dettagli. Nelle sue opere affronta alcune tematiche sociali come : Le vicissitudini dei Migranti – L’Emancipazione femminile – Il potere degli abbracci – I pericoli dell’intelligenza artificiale – l’alienazione androide – I pericoli dell’inquinamento – La distruzione della natura – Il futuro del pianeta – I viaggi nello spazio – Il concetto di silenzio in natura.

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L’artista ha sviluppato l’ascolto di se stesso, e continua a farlo, e ricerca, grazie ai suoi strumenti, la scienza e la creatività, un equilibrio tra inconscio e razionalità. Le sue ribellioni mettono lo spettatore in condizione di indagare nel proprio inconscio senza nessun compromesso. Molto presto la sua arte riceve consensi inaspettati, le sue opere vengono inserite in prestigiose riviste d’Arte e in Mostre collettive e personali nelle maggiori città italiane.

Fino al 15 giugno 2021 i suoi lavori saranno esposti al Galata Museo del Mare a Genova in “Summer Solstice: Untold Stories”. Dal 25 giugno al 3 ottobre 2021 esporrà a Cortina D’Ampezzo presso il Museo Mario Rimoldi “Casa delle Regole” per la Mostra “Paesaggi d’Italia”, curata da Vittorio Sgarbi. Arriva anche la consacrazione del D’Andrea come artista internazionale, infatti dal 1 al 22 giugno 2021 è presente a New York in una delle gallerie più prestigiose di Manhattan: l’Agora Gallery.


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