A Napoli Casa della socialità: eterna incompiuta
" Siamo arrivati alla fine di giugno e, nonostante gli impegni e le promesse, sin qui sempre disattesi, l'inaugurazione della "Casa della socialità", la struttura realizzata dal Comune di Napoli in via Verrotti, nel quartiere Arenella, che rischia di passare alla storia come "eterna incompiuta", appare sempre più come un miraggio mentre negli ultimi tempi, anche attraverso i mass media, si sono sprecate le proposte per un diverso utilizzo dei locali - esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari che segue da anni quest'emblematica vicenda -.
Già nei mesi scorsi la Giunta comunale di Napoli aveva deciso di concedere temporaneamente gli spazi in questione, in comodato d'uso gratuito, a una scuola statale. Tramontata questa possibilità, più di recente era stato proposto di farne un hub vaccinale. Il dato certo è invece che questa struttura non è stata mai inaugurata né tantomeno aperta al pubblico ".
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" Una storia che nasce da lontano - ricorda Capodanno -.Potrebbe interessarti
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" Da qui le numerose proteste dei residenti - sottolinea Capodanno - che, in tempi recenti, sono state espresse anche con un cartello affisso sulla porta d'ingresso dell'edificio. Su tale cartello si sintetizza con poche frasi la storia dell'emblematica vicenda relativa all'immobile in questione: " € 370.000 per restaurarlo, due anni per finirlo! Quando lo riapriranno? Quanto dobbiamo ancora aspettare? Lo chiediamo noi donne noi giovani noi anziani Vomero Arenella ". Nel frattempo l'edificio, in tutti questi anni, è finito più volte alla ribalta delle cronache per lo stato d'abbandono e d'incuria nel quale versava, dal momento che non si provvedeva neppure all'ordinaria manutenzione delle parti esterne ".

Con l'occasione Capodanno lancia l'ennesimo appello affinché, in tempi rapidi, la "Casa della socialità" venga aperta al pubblico, dando così una risposta operativa alla notevole richiesta di spazi e di strutture comunali, destinati ad attività associative, in un'area della Città, quella collinare, che da tempo ne è fortemente carente.