Truffa da 100 milioni di euro sui fondi Covid: arrestate 21 persone in Tutta Italia. Ci sono in totale 52 indagati. Sequestrati beni per 40 milioni di euro.
Ventuno persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza con accuse a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, alla truffa ai danni di istituti di credito e truffa sui finanziamenti e contributi pubblici per il Covid, alla bancarotta fraudolenta e all'autoriciclaggio, tra Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Abruzzo e Calabria. Sequestrati anche beni per un valore di circa 40 milioni di euro, riconducibili a 58 indagati per frode fiscale per circa 100 milioni e per truffa agli istituti di credito.
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Sono un commercialista milanese, un consulente fiscale di Cologno Monzese e un imprenditore calabrese residente a Bergamo, i presunti dominus dell'associazione a delinquere finita al centro di un'inchiesta coordinata dalla Procura di Monza e che ha portato a 21 arresti da parte della Guardia di Finanza.Potrebbe interessarti
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Le indagini dei finanzieri, coordinate dal Pm di Monza Rosario Ferracane, hanno preso il via da una verifica ad un consulente fiscale di Cologno Monzese, nel cui studio sono risultate domiciliate le sedi di alcune societa' 'scatole vuote', con le quali tesseva rapporti commerciali. I finanzieri della compagnia di Sesto San Giovanni sono cosi' risaliti a tutti e tre i filoni societari risultati coinvolti nella maxi frode, con sedi tra le province di Monza, Milano, Piacenza e Bergamo, all'imprenditore calabrese, al commercialista e ad un faccendiere. Gli altri 37 indagati, emerge dall'inchiesta, si sarebbero occupati delle fatturazioni per operazioni inesistenti o dello svuotamento di capitale dai conti societari, poi destinati all'acquisto di beni o dirottati su conti correnti anche all'estero. I militari impiegati nei blitz di questa mattina hanno sequestrato immobili, auto di lusso, orologi di marca, conti correnti ed anche una pistola.