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Olesya non è Denise Pipitone: sfuma la pista russa



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Dopo tanti dubbi, adesso c’è una certezza. Il gruppo sanguigno di Olesya Rostova non coincide con quello di Denise Pipitone.

É sfumata la speranza che la ventenne russa – che si è rivolta al programma ‘Lasciateli parlare’ dell’emittente russa Tv1 per trovare la sua famiglia – sia in realtà la bambina scomparsa misteriosamente da Marzara del Vallo nel 2004. A dirlo è stato l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della mamma della piccola, Piera Maggio, che non ha partecipato alla trasmissione perché è “in convalescenza” dopo aver subito un intervento chirurgico. “Ci dispiace molto ma il gruppo sanguigno non coincide con quello di Denise”, ha annunciato il legale nel corso della puntata del talk show, registrata ieri pomeriggio.

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I risultati degli esami del sangue della giovane russa sono arrivati 24 ore fa per email all’avvocato Frazzitta, che aveva posto come condizione per partecipare al programma proprio il fatto di conoscere gli esiti dei test prima del suo intervento. E con la comunicazione dell’avvocato di Oleysa è arrivata l’ennesima delusione per Piera Maggio che da 17 anni cerca la figlia scomparsa senza mai darsi per vinta.


La puntata di questa sera di “Lasciamoli Parlare”, alla quale ha preso parte l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, dopo un tira e molla con la produzione russa, e’ stata infatti preceduta, martedi’, da un episodio interamente dedicato a Olesya in cui la vicenda della scomparsa di Denise e’ stata ampiamente usata per creare attesa e montare il caso internazionale. In studio, in realta’, era presente un’altra famiglia, russa, che subito dopo l’appello di Olesya si era fatta avanti per reclamare una possibile compatibilita’, vicenda che peraltro era gia’ trapelata su una testata locale della regione di Arkhangelsk. Questo non ha impedito a Primo Canale di tirare dritto e organizzare – in falsa diretta, poiche’ il programma viene registrato – la comparazione del DNA tra Olesya e l’aspirante madre, Valentina Kharyov.

In studio Olesya le si e’ seduta accanto, l’ha chiamata “mammina”, e le due donne hanno atteso il risultato trepidanti, mano nella mano. Ma non e’ andata. Cosi’ si e’ passati alla fase due, ovvero il capitolo Denise Pipitone. “Abbiamo ritenuto corretto trasmettere nota alla Procura della Repubblica di Marsala che valutera’ se procedere ad ulteriori accertamenti”, ha detto Frazzitta riguardo al gruppo sanguigno di Olesya. Un atto dovuto, evidentemente. Anche a rimarcare la diversa impostazione tenuta nella vicenda dalla famiglia di Denise. In tv, non a caso, e’ andato in scena un siparietto surreale tra lo stesso Frazzitta e il conduttore della trasmissione, Dmitriy Borisov. Quando si e’ finalmente arrivati al dunque, infatti, Borisov si e’ fatto portare in studio una busta chiusa con dentro il responso sul gruppo sanguigno di Olesya: a quel punto Frazzitta avrebbe dovuto comunicare quello di Denise e, tra la suspense d’inquadrature e mossette varie, il destino di queste due famiglie sarebbe stato finalmente svelato. Ma non e’ finita cosi’.

Il legale di Piera Maggio si e’ infatti rifiutato e ha preteso la procedura opposta. Morale, dopo diversi minuti d’incertezza e battibecchi, a risolvere il tutto e’ stato il corrispondente della Rai a Mosca, Marc Innaro, invitato tra i partecipanti alla trasmissione, che ha prestato il suo cellulare a Borisov e l’informazione e’ stata finalmente comunicata. Dunque e’ stato Frazzitta a rivelare che i due gruppi non coincidono, anche se in coda di puntata in studio, a Mosca, si e’ invece ventilata l’ipotesi che il test effettuato a suo tempo su Denise possa essere errato e dunque vi sia la necessita’ di procedere comunque con la comparazione del DNA. Ma la famiglia di Denise ha gia’ detto che non si prestera’.

“Dire che si e’ trattato di una trasmissione trash e’ un eufemismo. Hanno voluto mettere in piazza il dolore e le vite spezzate delle persone senza alcun rispetto. Ho accettato di andare in quella trasmissione e di metterci la faccia solo perche’ volevamo sapere subito la verita'”, ha spiegato l’avvocato Frazzitta: “adesso basta”. Al momento pare proprio che la ricerca di Denise debba ripartire dalla casella del via. Quella di Olesya, invece, continua. Probabilmente in (finta) diretta tv.

“La Procura di Marsala valuterà ulteriori accertamenti. Era necessario conoscere il gruppo sanguigno prima possibile per approfondire”, ha aggiunto il legale con una nota, pubblicata sul profilo Twitter di ‘Chi l’ha visto’. La trasmissione di Rai3 ha seguito fin da subito il caso di Denise percorrendo con tenacia diverse piste che nel corso degli anni sono emerse. Meno rispettoso e attento, per il legale di Piera Maggio, l’approccio del programma di Tv1. “Avete voluto fare lo show, questo a me sembra assurdo”, ha detto l’avvocato Frazzitta durante la trasmissione sul caso di Olesya andata in onda questa sera in Russia. Il dibattito si è trasformato poi in un’animata discussione e il legale ha accusato il conduttore di avergli teso “una trappola” invitandolo in studio e definendo una “beffa” – la dichiarazione del presentatore, arrivata solo a fina puntata quasi si trattasse di un reality show – che il gruppo sanguigno di Olesya fosse diverso da quello di Denise Pipitone.


Articolo pubblicato il giorno 7 Aprile 2021 - 22:45


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