Da quanto emerge, l’iniziativa del Premier si starebbe concretizzando al di fuori del perimetro della contrattazione collettiva, seppure con l’obiettivo di non violare alcuna norma europea.
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Sembrerebbe che la casa farmaceutica statunitense starebbe valutando di accettare la proposta dell’Italia, alla quale sono state consegnate, sino ad ora, circa un milione e 320 mila dosi nel primo trimestre, sulla base di quanto stabilito nell’accordo stipulato con la Commissione europea e nel rispetto di quanto previsto dal cronoprogramma definito nel Piano per la campagna vaccinale nazionale.
Nella settimana appena trascorsa, la struttura del Commissario per l’emergenza ha ricevuto dall’azienda americana 500 mila dosi e il medesimo quantitativo è atteso entro metà aprile.
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Nel mese di febbraio, inoltre, la Presidente Ursula von der Leyen ha siglato un secondo contratto volto a opzionare l’acquisto di circa 300 milioni di dosi da destinare ai paesi dell’Unione, da ricevere entro l’anno in corso e nel 2022.
Marco Barbato
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