Muscarà: “Inchiesta Sma, rivelazioni teste su clan e omessi controlli confermano nostre denunce”
“Le inquietanti rivelazioni di un funzionario della direzione regionale Ambiente, ascoltato nell’ambito dell’inchiesta su Sma Campania, confermano i nostri timori, rappresentati nel corso degli anni attraverso denunce, interrogazioni ed esposti, sulla volontà politica a evitare ogni forma di controllo e trasparenza nella gestione della principale società ambientale della Regione Campania.
Una volontà palesata con la frammentazione dell’attività di controllo ambientale, distribuita tra la stessa Sma, Arpac, Arpac Mutiservizi e Cas, e con l’inspiegabile e ingiustificata decisione adottata da De Luca e Bonavitacola di dividere in due la direzione regionale Ambiente.Potrebbe interessarti
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“È evidente oggi – sottolinea Muscarà - che la parcellizzazione delle società ambientali sia stata dettata dalla necessità di ricorrere a un sistematico scaricabarile di responsabilità tra le società regionali, oltre che tra la Regione e i singoli enti provinciali, consentendo alla criminalità organizzata di poter approfittare dei vuoti venutisi a creare. E che il fenomeno potrà superarsi esclusivamente riunendo le migliori forze e competenze delle quattro partecipate ambientali, nel neonato Polo Ambientale, costituito al momento solo sulla carta, ma a cui non sono state trasferite funzioni di coordinamento e di controllo”.





