Si tratta di Nancy Forlini, dirigente della compagnia assicurativa che si occupava della copertura delle spese mediche e cliniche dell’ex ‘Pibe de Oro’, e Mariano Perroni, impiegato della Medidom, societa’ di impiego interinale che gestiva il personale all’interno dell’abitazione dell’ex fuoriclasse. Secondo gli inquirenti, i due sarebbero responsabili delle carenze mediche, strumentali e di personale, che sono state registrate nella gestione del ricovero di Maradona nella villa presa in affitto dopo la dimissione dalla clinica dov’era stato operato per rimuovere un ematoma subdurale.
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Tre nuovi indagati per la morte di Maradona: c’è anche lo psicologo
Sempre secondo chi indaga, Forlini e Perroni avrebbero indotto l’infermiera Dahiana Madrid (anche lei indagata) a dichiarare il falso nel primo interrogatorio, quando la donna affermo’ che fu Maradona a rifiutare le visite, necessarie a rilevare i parametri vitali. In un secondo momento la Madrid confesso’ invece di non essere stata presente il 25 novembre, quando avvenne il decesso dell’ex capitano del Napoli.
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