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Controlli a tappeto dei Regi Lagni, sequestri e denunce

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Nove sequestri, tra scarichi abusivi e aree di stoccaggio di rifiuti, 29 persone denunciate e sanzioni per quasi 100mila euro. Questo il bilancio dei controlli effettuati tra dicembre e gennaio dai Carabinieri del Comando Unità’ Forestali, Ambientali e Agroalimentari nell’area dei Regi Lagni, reticolo di canali per lo più artificiali, il cui bacino si estende su un’area di 1095 chilometri quadrati in 99 comuni della città metropolitana di Napoli e delle province di Caserta, Avellino e Benevento.

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I Regi Lagni, che risalgono al 1600, hanno ancora oggi lo scopo di raccogliere le acque piovane e sorgive, convogliandole dalla pianura a nord di Napoli fino al mare, tra la foce del Volturno e il Lago di Patria; col tempo però, l’importante opera di ingegneria idraulica è diventata anche ricettacolo di rifiuti e scarichi abusivi da parte di aziende e cittadini.

I controlli, disposti dopo i positivi risultati ottenuti da precedenti analoghe campagne realizzate lungo il corso del fiume Sarno, sono stati effettuati dai carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli con i dipendenti Nuclei Operativi Ecologici di Napoli e Caserta, e dei Gruppi Carabinieri Forestali di Napoli, Avellino, Caserta e Benevento; in particolare è stato verificato il funzionamento degli impianti di depurazione e della qualità delle acque che vengono scaricate nel canale dei Regi Lagni, sono stati controllati i principali impianti produttivi industriali e le aziende agricole-zootecniche che sorgono lungo il percorso dei canali.

E’ emerso un quadro non rassicurante, con numerose aziende che scaricano i propri reflui illegalmente nei Regi Lagni, approfittando anche delle avverse condizioni meteo; ma nei canali – è emerso – ci finiscono anche i reflui della rete fognaria, o di reti abusive. C’è poi l’abitudine – riscontrata dai militari che hanno trovate parecchie discariche improvvisate – di gettare rifiuti di tutti i tipi sulle sponde dei Regi Lagni o direttamente nei canali.


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