Attualità
In Campania e in Veneto in fase di sperimentazione Test covid fai da te

La Fda ha approvato in USA un test fai da te per il Covid,in Italia sono in corso le sperimentazioni in alcune regioni e realtà sanitarie
La Food and Drug Administration (Fda) statunitense , impegnata in prima linea nell’autorizzare i vaccini in emergenza come quello della Pfizer e di Moderna , ha approvato un test diagnostico per Covid, rapido e fai da te, un tampone solo nasale che si può fare a casa. In Italia sono ancora in corso le sperimentazioni in alcune regioni e realtà sanitarie.
Wired.it ha da poco pubblicato un interessante articolo riguardante il test fai da te per il Covid , approvato in USA dalla Fda per la diagnosi del Covid-19.Si tratta di un tampone che si può fare a casa in totale autonomia e che non richiede la prescrizione medica. E’ un test diagnostico da banco, acquistabile senza ricetta, un tampone nasale rapido, basato sull’analisi degli antigeni. Per la sua natura in quanto antigenico è meno preciso del tampone classico che si effettua in ospedale o in altre strutture, fondato sul test molecolare.
Questo test diagnostico è realizzato dall’azienda Ellume : è un tampone nasale per auto-somministrazione di ridotte dimensioni , costa poco e ci da il risultato in circa 20 minuti. Si basa su test antigenici, dunque rileva gli antigeni (proteine) virali specifiche, mentre il test molecolare individua materiale genetico (rna) del virus.
Sulla pagina della Fda si legge la nota “Questo test, come gli altri test antigenici, è meno sensibile e specifico dei test molecolari tradizionali svolti in laboratorio ; In ogni caso il fatto che può essere utilizzato sempre a casa e che restituisce rapidamente dei risultati indica che può giocare un ruolo importante nel contesto della pandemia”.Inoltre questo test non l’unico sulla scena : infatti esiste un altro strumento autorizzato per l’uso in emergenza dalla Fda a novembre 2020 ed è prodotto dall’azienda Lucira : anche questo è antigenico , si può utilizzare in casa e da il risultato entro 30 minuti.
In Italia si stanno sperimentando alcune soluzioni in Campania e in Veneto
In Italia i test diagnostici fai da te per il Covid sono in corso di sperimentazione in alcune regioni come Campania e Veneto e in realtà sanitarie come Firenze . In Veneto si sta sperimentando un prototipo creato dal gruppo del microbiologo Roberto Rigoli a Treviso, con i primi 5mila campioni fai da te. Analisi sono in corso anche a Firenze, creato appositamente dall’ospedale Meyer, che lo sta testando, e in Campania, per iniziativa della startup Testami. Il test fiorentino è già in uso all’interno dell’ospedale per lo screening periodico di 1.500 operatori sanitari. I risultati, che dovrebbero arrivare a breve, potrebbero rendere concreta la possibilità di auto-somministrarsi il tampone nasale
C’è da dire che si tratta di test rapidi,non affidabili quanto i tamponi molecolari ma in ogni caso potrebbero essere un aiuto concreto in vari scenari e contesti o con pazienti specifici.

Attualità
Caccia al detenuto evaso dal carcere di Rebibbia
Manolo Gambini, 41 anni , ha scavalcato il muro di recinzione del carcere

Continua la caccia al pericoloso detenuto evaso nella giornata di ieri dal carcere di Rebibbia.
Si tratta di Manolo Gambini, un detenuto 41enne romano, fuggito scavalcando il muro di recinzione dell’istituto. Le ricerche sono scattate subito e ha visto le forze di polizia setacciare l’area ad est e della Capitale. L’evaso, era stato arrestato nel marzo scorso a Cerveteri su disposizione del Gip di Grosseto.
Sulla clamorosa evasione è intervenuto il segretario generale del Sindacato S.PP. Aldo Di Giacomo. “Un pericoloso criminale e’ riuscito per l’ennesima volta ad evadere senza grandi difficolta’ dal carcere di Roma Rebibbia – prosegue -. Al momento sono decine i poliziotti con l’aiuto di elicotteri che stanno cercando di riacciuffare il pericoloso criminale. Questa ennesima evasione mette a nudo tutte le criticita’ di un sistema carcerario sempre piu’ in difficolta’ sia per la natura delle strutture sia per le gravi carenze organiche e di sistemi di allarme adeguati. E’ sicuramente necessario investire in nuove strutture e nell’assunzione di personale della polizia penitenziaria. I Governi nell’ultimo decennio hanno investito cifre insignificanti e questo di oggi ne e’ il risultato concreto”.
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