"Pensavo fosse Immortale Maradona coincide con la mia infanzia. E la sua morte ne e' la chiusura definitiva. Tutti i ricordi piu' felici, quasi tutti, sono legati a lui".
Cosi', in una intervista alla Stampa, Roberto Saviano. "Diego per me e' stato riscatto, felicita' e desiderio - aggiunge - l'incarnazione del talento che ce la fa". Impossibile spiegare a chi non e' della citta' chi fosse Maradona per Napoli: era "la compensazione per tutto quello che Napoli non ha mai avuto. Per quanto fosse un uomo vicinissimo a personaggi corrotti e ad ambienti terribili, in campo manteneva la regola del piacere e della lealta' del gioco".
Sui rapporti del campione con la camorra, Saviano spiega che questa "comprende le sue debolezze e le usa per tenerlo in scacco.Potrebbe interessarti
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Ma "nessuno avrebbe resistito a quella pressione. Le richieste di soldi, di amicizia, di raccomandazioni. E sessant'anni, per la vita che ha avuto, sono un traguardo fin troppo maturo". Meglio di Pele' e Messi? "Con Messi non c'e' paragone. Messi senza squadra intorno non esiste. Pele' giocava in campionati senza difese". Piu' grande Maradona o Ali'? "Ali'. Per scelte di vita, per battaglie e per visione - risponde Saviano - Ma Maradona mi appartiene, e' parte della mia storia".





