Immobile fuori dal tunnel, ‘pronto a tornare’

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L’altalena da incubo sembra essersi finalmente fermata per Ciro Immobile, l’attaccante della Lazio e della Nazionale che dalla fine di ottobre e’ tormentato dai test per il Covid-19 tanto da diventare il simbolo del caso-tamponi.

Ieri sera, finalmente, e’ arrivato il via libera dalla Asl per poter fare le visite di idoneita’ e il giocatore le ha svolte stamattina alla clinica Paideia, dove e’ arrivato ‘carico’, pieno di voglia di riprendere a giocare. “Se sto bene e sono pronto per Crotone? Per forza, senno’ non stavo qua…”, ha detto ai cronisti prima di entrare nella struttura. Poche ore dopo, Immobile era a Formello per l’allenamento pomeridiano, un momento che ha voluto immortalare su Instagram: “Sono tornato”, ha scritto. L’altalena che ha tenuto sospeso il bomber biancoceleste per circa tre settimane sembrava essersi fermata gia’ martedi’ sera, ma quando ormai erano state prenotate le visite per ieri mattina ecco un’altra positivita’ a fermare di nuovo tutto, in un balletto di test e risultati che ha pochi riscontri anche in questi momenti piuttosto caotici per tutti i calciatori. Ieri sera, pero’, altro dietrofront con una ritrovata negativita’ e via libera alle visite. Immobile non si allenava con i compagni da martedi’ 3 novembre e l’ultima partita l’aveva giocata domenica 1 a Torino contro i granata. Ora la speranza e’ rientrare in campo col Crotone, ma una decisione sul suo impego sabato a Crotone Simone Inzaghi la prendera’ solo domani dopo la rifinitura, sempre che nel frattempo i test anti covid di squadra non portino altre sorprese dal famigerato gene ‘N’ che ha tenuto in scacco Immobile per cosi’ lungo tempo. La Scarpa d’oro 2020 fu fermato per la prima volta prima della gara col Bruges del 28 ottobre scorso. Poi il ritorno in campo con il Torino e quindi il nuovo stop per la Champions, per la Juventus e anche per gli impegni con gli Azzurri. Un’altalena da cui sono anche scaturite due inchieste, quella della Procura di Avellino sui tamponi del laboratorio ‘Futura Diagnostica’ di fiducia della Lazio, e quella della procura federale della Figc su un’eventuale trasgressione del protocollo, oltre a infinite polemiche.

 


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