#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 4 Maggio 2025 - 20:35
17.6 C
Napoli
Comicon Napoli, chiusura da record: 183mila presenze in 4 giorni
Sassi contro auto sulle statali vesuviane: feriti e paura, è...
Sorrento, successo a Priora per “L’Isola Ecologica del Tesoro”: raccolti...
Napoli, immigrazione clandestina: arrestato 30enne del Pakistan
Napoli, ruba al supermercato e investe un dipendente: arrestato 76enne
La Juve Stabia esce indenne anche da Brescia nonostante l’arbitro...
Afragola, sfonda la finestra ed entra in casa dell’ex moglie...
Napoli, 14enne accoltellato in piazza Dante
Bergamo, lite tra tifosi Atalanta e Inter: ucciso 19enne della...
Napoli, ingerisce pila a disco, bimbo di 2 anni operato...
Napoli, pusher beccati nella movida del Vomero
Napoli, armato nella movida di Chiaia: fermato 22enne
Pomigliano, incendio nell’archivio dell’Asl Napoli 3 Sud
Napoli, famiglia israeliana cacciata dal ristorante: “Non vi vogliano”. IL...
Napoli in delirio: a Capodichino la festa per un sogno...
Oroscopo di oggi 4 maggio 2025 segno per segno
Superenalotto, nessun “6” né “5+1”: il Jackpot vola a 27,8...
Estrazioni del Lotto e 10eLotto di oggi, sabato 3 maggio...
Lukaku avverte il Napoli: “Il lavoro non è finito, serve...
Napoli, Conte: “Vittoria importante, temevo il Lecce. Chi vince scrive...
Lecce-Napoli, Giampaolo: “Giocato con il cuore per Graziano, ma i...
Lecce-Napoli, Raspadori: “Vittoria non scontata. Testa solo alla prossima partita”
Raspadori su punizione, Lecce piegato: il Napoli ora vede lo...
San Gennaro fa anche il terzo miracolo: il sangue si...
Napoli piange Riccardo Imperiali di Francavilla: il ricordo della Deputazione...
Castellammare, arrestato lo scippatore seriale violento
Controlli antibracconaggio tra Napoli e Caserta: sequestri e denunce dei...
Sorrento diventa ufficialmente “Città di Torquato Tasso”: un omaggio al...
Napoli, forano la gomma dell’auto e derubano turisti: denunciati
Milano, si fingono poliziotti svizzeri e truffano 92enne: denunciati due...

Lotta al caporalato: 2 arresti a Salerno e uno a Benevento

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Un’operazione della Dia di Firenze e della Polizia di Stato di Siena si è conclusa con l’arresto di tre persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la persona e il patrimonio.

Gli arrestati sono accusati di appropriazione indebita, sfruttamento dei lavoratori sottoposti a condizioni degradanti, peculato, truffa aggravata, sottrazione fraudolenta di beni al fisco, auto-riciclaggio e violenza sessuale. Sequestrate anche quote societarie per oltre 600 mila euro. La Direzione investigativa antimafia del capoluogo toscano, con la collaborazione dei poliziotti della questura senese e i carabinieri del nucleo dell’ispettorato del lavoro di Siena, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un imprenditore  di Salerno e degli arresti domiciliari a carico della moglie  e di un imprenditore di Benevento.

I destinatari dei provvedimenti sono tutti indagati per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di vari delitti di natura patrimoniale e tributaria. L’organizzazione si è avvalsa anche di due notai per la formazione di numerosi atti pubblici societari, quali volture di cessione di quote, affitto di aziende, cessioni di aziende, ideologicamente falsi circa la reale indicazione e titolarità effettiva dei soggetti coinvolti. Nei loro confronti è stata richiesta la sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio, che sarà eventualmente applicata all’esito dell’interrogatorio.

A capo dell’organizzazione c’era l’imprenditore di Salerno che, con l’aiuto della moglie e dei suoi stretti collaboratori, per assicurare vantaggi e utilità a cosche calabresi, aveva messo in piedi una complessa attività illecita di spoliazione, sistematica, di beni delle aziende (strutture alberghiere) che conduceva, raggirando i cedenti sulla propria solvibilità, frodando il fisco, impiegando personale a nero ed intestando diverse società a prestanome. Tra i vari passaggi societari sono emersi contatti con soggetti riconducibili alla criminalità organizzata calabrese, tuttora in corso di approfondimento. Tra i reati contestati, vi sono anche i reati d’intestazione fittizia di beni ed appropriazione indebita, in quanto i pagamenti destinati alle società fittiziamente intestate incaricate di gestire gli alberghi, soprattutto a Chianciano Terme (Si), venivano dirottati verso altre persone giuridiche, sedenti in altre città e apparentemente non riconducibili alle stesse persone fisiche, con grave nocumento ai creditori delle strutture alberghiere, di fatto insolventi e/o morose. Con questo meccanismo, sono state truffate importanti società di servizi pubblici toscane, che di fatto hanno subito un pesante danno.

Di particolare rilievo la contestazione del reato d’intermediazione illecita e sfruttamento di lavoro, il cosiddetto caporalato, emerso in quantol’imprendiore e due dei suoi prestanome avrebbero impiegato e/o reclutato, nell’ambito delle attività alberghiere gestite dall’associazione, manodopera in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori. Quest’ultimi hanno evidenziato, infatti, particolari condizioni alle quali erano chiamati a sottostare: paghe di circa 500,00/800 euro al mese per prestazioni di lavoro di 10/12 ore al giorno, senza riposo settimanale, senza ferie né versamento di contributi. Alcuni dipendenti non sono mai stati retribuiti e due donne hanno anche denunciato episodi di violenza sessuale da parte del datore di lavoro. Il gip del Tribunale di Firenze, Alessandro Moneti, a conclusione di complesse indagini coordinate dal sostituto procuratore Giulio Monferrini della locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha disposto 15 perquisizioni locali di società riferibili agli indagati – alcune risultate inesistenti – con sedi a Firenze, Milano, Roma, Rimini, Chianciano Terme (Si), il sequestro delle quote del capitale sociale di 15 persone giuridiche, per un valore complessivo di oltre 600.000 euro, nonché 2 perquisizioni presso gli studi di due notai, entrambi di Firenze. La complessa attività, coordinata dal II Reparto della Direzione Investigativa Antimafia, ha riguardato le province di Firenze, Siena, Salerno, Benevento e Napoli, e ha visto impegnati anche il personale della Dia di Napoli e Salerno, dei Comandi Provinciali Carabinieri e Guardia di Finanza e delle questure nelle province interessate dal provvedimento dell’autorità giudiziaria.


Articolo pubblicato il giorno 28 Ottobre 2020 - 14:37


ULTIM'ORA


DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento