Tumore avanzato al seno: mamma coraggio decide di partorire

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Il 17 settembre, alla trentasettesima settimana, alle ore 0,5, alla Clinica Malzoni di Avellino, dopo solo qualche ora di travaglio, è nata una splendida bimba che pesa 2,800 chilogrammi e che non ha avuto bisogno della incubatrice

Il miracolo della vita irrompe ad Avellino, alla clinica Malzoni di Avellino. Una mamma salernitana, nonostante un tumore in stato avanzato al seno, ha portato avanti la propria gravidenza, assistita dal dottore Raffaele Petta. Si tratta del secondo bambino, che allieterà le giornate di una 31enne salernitana, E.O. le sue iniziali, già costretta a sottoporsi ad un delicato intervento laparoscopico per endometriosi, nel 2017, eseguito dal medico salernitano.

La gioia per la notizia della “seconda cicogna in arrivo” era stata, però, cancellata dalla preoccupazione per la presenza di un nodulo al seno. La paziente si era sottoposta alla consulenza del dottore Giuseppe Santoro che dopo approfonditi effettuava la diagnosi: tumore al seno, con un diametro di 5 centimetri, altamente maligno. Fu ventilata l’ipotesi di interrompere la gravidanza per eseguire subito un intervento chirurgico ma la mamma coraggio non esitò a voler continuare la gravidanza pur di salvare la propria creatura. Fu sottoposta a due cicli di chemioterapia in gravidanza, eseguiti dalla dottoressa Clementina Savastano. Alla paziente, in una consulenza ginecologica fu prescritto da altro medico interrompere la chemioterapia per essere sottoposta a 34 settimane ad un taglio cesareo. Si trattava però di partio prematuro. Il dottore Petta decise di consultarsi con il professore Carmine Malzoni e propose la prosecuzione della gravidanza con l’espletamento del parto per via naturale a 37 settimane.

Il 17 settembre, alla trentasettesima settimana, alle ore 0,05, alla Clinica Malzoni di Avellino, dopo solo qualche ora di travaglio, è nata una splendida bimba che pesa 2,800 chilogrammi e che non ha avuto bisogno della incubatrice. “La paziente è stata sottoposta a due cicli di chemioterapia durante la gravidanza che hanno consentito di fermare la progressione del tumore. Non essendo stata operata di taglio cesareo ha avuto una ripresa immediata che le consente di affrontare in tempi rapidissimi l’intervento chirurgico di asportazione del tumore al seno”, afferma il dottore Raffaele Petta, ginecologo della Clinica Malzoni di Avellino.


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