Le mura risalgono al IV secolo avanti Cristo ed erano quelle di cinta dell’antica Teanum sidicinum. Il procedimento penale da cui trae origine il sequestro a carico di ignoti e’ nato dalla segnalazione dei vigili del fuoco del comando provinciale di Caserta per un dissesto statico causato da una vistosa lesione verticale e alcune enormi fori con distacco di alcune grosse pietre per ravvisando l’urgenza di lavori di messa in sicurezza e riparazione.
Accertamenti tecnici hanno permesso di verificare che tutta la parte di muro prospiciente la scalinata di via Nuova ha una lesione verticale ampia e ingobbamenti piuttosto pronunciati nella muratura, nonche’ e’ uno stato diffuso degrado dei giunti di malta anche per la presenza di vegetazione infestante. Inoltre e’ ben visibile dalla strada un’altra lesione diagonale che si sviluppa nell’intersezione della falda di un fabbricato sotto il muro fino al parapetto del muro stesso. Il rischio e’ quello di un crollo della cinta murale anche parziale che pero’ potrebbe interessare edifici contigui e di fronte, e, sottolinea la procura, non sono state poste le esecuzioni le opere di messa in sicurezza per eliminare un pericolo per la pubblica e privata incolumita’. Il sindaco di Teano aveva in una prima fase interdetto il traffico pedonale, poi ha revocato l’ordinanza.
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