Sarà l'inchiesta della magistratura a fare luce sull'incidente avvenuto nel pomeriggio di oggi nella fabbrica plastica Adler di Ottaviano e che ha causato la morte dell'operaio Vincenzo Lanza di 55 anni e il ferimento di altri due suoi colleghi.
La fabbrica aveva riaperto ieri dopo la chiusura disposta dal Governo per il contenimento del coronavirus. All'interno settanta operati, tutti con mascherine e guanti, che prima di entrare si erano sottoposti al termoscanner per poter verificare se avevano o no la febbre. L'esplosione potrebbe essere partita da una bombola di gas che è stata trovata a pochi metri dal punto da dove sarebbe partito l'incendio, ma al momento i vigili del fuoco stanno ancora domando le fiamme e una ricognizione completa non è stata fatta. Allertata la procura di Nola che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. L'Arpac sta monitorando la qualità dell'aria ancora compromessa per la nube nera che si e' levata in cielo per ore, avvolgendo le case, alcune delle quali hanno subito ingenti danni dovuti all'esplosione.
La fabbrica di Ottaviano appartiene ad Adler-Pelzer Group, gruppo manifatturiero italiano, leader internazionale nella progettazione, nello sviluppo e nella produzione di componenti e sistemi per l'industria del trasporto.Potrebbe interessarti
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"Solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Adler, soprattutto verso l'operaio deceduto e gli operai feriti coinvolti nell'esplosione avvenuta nell'azienda di Ottaviano. E' quanto affermano Giovanni Sgambati e Daniele Aquilea, rispettivamente segretari generali della Uil e della Uiltec Campania. "Purtroppo, anche in piena pandemia da Covid-19, continuano a verificarsi gli incidenti sul lavoro e, questo, ci fa capire e ci testimonia ancora più fortemente che non bisogna mai abbassare la guardia. La sicurezza sul lavoro deve venire prima di ogni cosa, una priorità assoluta che secondo la Uil e la Uiltec Campania non può essere derogata".


























































