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 In arrivo parere Cts, la Serie A aspetta ripartenza

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La settimana cruciale, quella che il pallone italiano aspettava per capire come andra’ a finire la stagione interrotta causa pandemia, alla fine e’ arrivata. Domani e’ attesa la relazione del Comitato tecnico scientifico della Protezione civile sul protocollo sanitario della Federcalcio per la ripresa degli allenamenti di squadra. Mercoledi’ si riunira’ in assemblea la Lega di Serie A (per affrontare anche lo spinoso tema dei diritti tv), e nello stesso giorno ci sara’ l’informativa urgente alla Camera del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Giovedi’ sara’ quindi il turno della giunta straordinaria del Coni convocata dal presidente Giovanni Malago’, che si svolgera’ in videoconferenza con la partecipazione dello stesso Spadafora, del presidente del Comitato paralimpico Pancalli e del presidente della Fmsi Casasco. Il tutto in attesa della convocazione del premier Conte che ha annunciato di voler incontrare i vertici dello sport italiano per stabilire un quadro condiviso per la ripresa. Dopo giorni incerti comincia a trapelare un cauto ottimismo sulla ripresa degli allenamenti collettivi a partire dal 18 maggio. La relazione della task force governativa comunque e’ ormai alle battute finali e finira’ prima sul tavolo del ministro della Salute, Roberto Speranza, e poi si quello di Spadafora. “Ad ore, speriamo tra stasera e domani, arrivera’ il parere del Cts sul protocollo della Figc per la ripresa degli allenamenti di squadra del mondo del calcio – ha annunciato il ministro dello Sport – Noi siamo pronti a sottoporre al Cts le Linee guida per gli allenamenti di tutti gli sport di squadra e le Linee guida per la riapertura di tutti gli impianti sportivi che consentiranno a tutti i lavoratori del mondo dello sport di riprendere le proprie attivita’”. Intanto nel gruppo di chi considera difficile una ripresa della Serie A a stretto giro c’e’ anche Attilio Fontana. “Sono un grande tifoso di calcio, ma in questo momento mi sembra estremamente complesso che il campionato riparta. Hanno appena ricominciato gli allenamenti e hanno gia’ trovato dei giocatori contagiati – l’osservazione del presidente della Regione Lombardia -. Penso che varrebbe la pena anche per il calcio fare una sospensione e poi ricominciare piu’ avanti, magari ad agosto, per finire il campionato. Quando ci saranno le condizioni per farlo. Spadafora e’ una persona che stimo e con lui ho un ottimo rapporto. Penso abbia fatto tutte le valutazioni del caso e se non ha ancora preso una decisione e’ perche’ c’e’ qualche elemento che deve essere valutato piu’ attentamente”.

Da fonti del ministero dello Sport pero’ trapela un certo ottimismo riguardo alla riapertura degli allenamenti collettivi per il prossimo 18 maggio, e anche per questo dalle parti di via Allegri attendono di conoscere il frutto del lavoro del Cts per riconvocare il Consiglio federale che si sarebbe dovuto tenere ieri ma che e’ stato posticipato proprio “per la necessita’ di maggiori approfondimenti”. I nodi da sciogliere ormai sono noti: cosa fare nel caso un calciatore risultasse positivo al coronavirus; disponibilita’ di tamponi e test sierologici; come mettere in sicurezza non solo gli atleti, ma anche chi gli sta intorno. Tempi e modi del ritorno al calcio giocato ovviamente interessano anche a chi dovra’ scendere in campo, ovvero i calciatori. “Tutti vorremmo giocare gia’ domani, ma bisogna che ci siano determinate condizioni di sicurezza – ha sottolineato il capitano della Juventus Giorgio Chiellini, che sta seguendo da vicino la situazione assieme all’Aic -. Speriamo si trovi la soluzione piu’ giusta e nei tempi che serviranno. A livello fisico dovremo vedere quali saranno le risposte: d’estate e’ una pausa diversa, ora siamo stati due mesi chiusi in casa e i ritmi potrebbero essere altissimi”. Intanto in attesa del via libera per tornare ad allenarsi assieme ai compagni, domani tocchera’ al Napoli riaprire il centro sportivo per il lavoro individuale. Gli esami diagnostici cui e’ stata sottoposta la rosa di Gattuso sono infatti terminati senza evidenziare nulla. Stesso discorso per il Milan che, sulla base dei test medici effettuati a Prima Squadra e staff, non ha riscontrato casi positivi da Covid-19.


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