"I medici continuano a non essere sufficientemente tutelati, non solo quelli ospedalieri, che devono usare con parsimonia i dispositivi di protezione, ma anche e soprattutto i medici che operano sul territorio, da quelli di medicina generale ai pediatri, che devono provvedere privatamente a dotarsi dei dispositivi, che non si trovano facilmente".Potrebbe interessarti
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C'e' apprensione nelle due strutture sanitarie gestite dall'Asl, cosi' come all'azienda ospedaliera di Caserta, dove i tamponi sono stati praticati a molti dipendenti, tra medici e personale infermieristico; e' la stessa apprensione che si respira anche sul territorio, dove medici di famiglia e pediatri fino ad ora hanno dovuto comprarsi di tasca propria i dispositivi, spesso introvabili. "I medici devono essere assolutamente tutelati - prosegue la Bottiglieri - non possiamo permetterci che il contagio si diffonda anche nel nostro territorio in una categoria in prima linea in questa drammatica emergenza; in Italia sono gia' morti dei colleghi per fare il proprio dovere, ricordo con affetto il presidente dell'Ordine dei Medici di Varese Roberto Stella". Il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo promette pero' che nei prossimi giorni saranno fornite mascherine e gli altri dispositivi sia negli ospedali che ai medici che assistono le persone sul territorio. "Dobbiamo fornire la migliore assistenza possibile - spiega Russo - ai pazienti che sono a casa e hanno bisogno di cure. Stanno diventando operative le unita' speciali, che renderanno ancora piu' efficiente il servizio".






