Restera' esposto fino alla fine dell'emergenza coronavirus il Crocifisso dei miracoli del Santuario di Nostra Signora del Carmine a Napoli.Potrebbe interessarti
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Allo stesso modo, nelle ore del mattino, e' "sempre presente un padre confessionale" perche' "in questo momento anche nella confessione si cerca e si trova conforto". E tutto, fa sapere, "con le dovute precauzioni, anche se sembra scontato dirlo, per il buon vivere e il convivere in un momento come questo". Non e' ancora stato deciso nulla, invece, per quanto riguarda le celebrazioni della Pasqua. "Ci atterremo - assicura - alle indicazioni che ci daranno di volta in volta". La tradizione popolare racconta che quando nel 1400 a Napoli Angioini e Aragonesi erano in guerra per il dominio della citta', il Crocifisso chino' il capo lateralmente per schivare un colpo di bombarda. Renato d'Angio', per respingere gli Aragonesi, aveva trasformato la chiesa in una fortezza. Napoli era sotto assedio, l'accampamento degli Aragonesi era poco distante, al Borgo Loreto. Pietro di Aragona, fratello di Alfonso, fece sparare con una grossa bombarda contro la chiesa del Carmine. Il colpo sfondo' l'abside della Chiesa. Fin qui la storia, che lascia spazio alla tradizione popolare, tra realta' e leggenda. Il colpo, stando infatti ai racconti popolari, si diresse verso il crocifisso, per evitarlo, chino' sulla spalla destra senza essere colpito.






