“L’incontro di oggi non ci soddisfa perché abbiamo avuto solo una mera proroga della produzione nel sito di Napoli fino al 31 ottobre.Potrebbe interessarti
“I prossimi mesi - continua - saranno decisivi per il futuro dei 400 lavoratori di Napoli e metteremo in campo ogni azione unitariamente, insieme a Fim e Fiom, in tutti gli stabilimenti italiani del Gruppo per chiedere garanzie sul futuro occupazionale di tutti i 5mila dipendenti italiani”.
“Siamo contrari - continua - a ogni progetto di reindustrializzazione del sito napoletano perché già conosciamo quello che stanno vivendo da anni i lavoratori di Teverola, Embraco, Alcoa e tanti altri. Vogliamo una soluzione che garantisca occupazione e lavoro, non ammortizzatori sociali “.
“Continueremo a stare al fianco dei lavoratori di Napoli - conclude - e chiederemo quotidianamente al Governo di non perdere più tempo e di trovare al più presto una soluzione risolutiva che possa garantire nel breve e lungo periodo la produzione e l’occupazione per tutti i lavoratori napoletani”.
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