Dottoressa aggredita:’Sto bene,serve polizia negli ospedali’

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Sta bene e minimizza l’accaduto la dottoressa del 118 aggredita ieri sera a NAPOLI da un senza fissa dimora accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco, ospedale di frontiera a ridosso dell’aeroporto. “Devo dire – spiega raggiunta al telefono dall’Ansa la dottoressa Alessandra Tedesco – che quella di ieri e’ l’aggressione meno grave di tutte. Per fortuna sto bene, non sono stata “refertata” e non ho avuto bisogno di medicazioni. Solo un po’ di paura”. E’ la stessa dottoressa a ricostruire quanto accaduto ieri sera. “Erano circa le 20 quando ci e’ stato chiesto di intervenire in piazza Cavour, dove uno squilibrato sporco di sangue dava in escandescenze costituendo un pericolo. Perdeva sangue, aveva il setto nasale rotto dopo aver dato testate contro il muro e stava a torso nudo. Ci ha detto di essere un polacco senza fissa dimora, un ex militare in Afghanistan, aveva un fisico imponente. Una volta condotto al Pronto Soccorso del San Giovanni Bosco ha cercato di liberarsi, non voleva farsi curare. Cosi’, una volta sceso dalla barella, ha cercato di fuggire. Io l’ho rincorso, era molto agitato, e mi ha strattonata facendomi perdere l’equilibrio. Cosi’ mi sono ritrovata a terra ma per fortuna non mi sono fatta niente. Poi sono arrivati i carabinieri e lo hanno calmato. Purtroppo ospedali come il San Giovanni Bosco scontano il fatto di non avere il drappello di polizia all’interno”. Il pensiero della dottoressa corre a un precedente ben piu’ grave di cui fu vittima: “Si quattro anni fa, sempre al San Giovanni Bosco, subii l’aggressione da parte dei parenti di una persona deceduta. La mia sola colpa allora fu quella di averne comunicato il decesso ai suoi cari. Quel giorno me la vidi brutta”.




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