AGGIORNAMENTO : 2 Dicembre 2025 - 21:51
8.3 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 2 Dicembre 2025 - 21:51
8.3 C
Napoli
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel

Vendettero 820 tra pistole e mitra a un boss della camorra: padre e figlio condannati in Austria

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Due trafficanti di armi austriaci, padre e figlio, sono stati condannati dal tribunale di Klagenfurt per avere venduto 30 fucili mitragliatori Kalashnikov e 820 pistole a un clan camorristico napoletano.

Potrebbe interessarti

Leggi di più suCronaca Nera
Il padre, 74 anni, è stato condannato a due anni di carcere, mentre il figlio 48enne ha ricevuto una condanna a 20 mesi. I due si sono difesi sostenendo di non essere a conoscenza del fatto che l'acquirente fosse un esponente della criminalità organizzata. Secondo quanto emerso nel procedimento, i due austriaci avevano cancellato i numeri di serie delle armi vendute in Italia, tra il 2011 e il 2018. La vicenda è emersa quando nel marzo dello scorso anno la polizia italiana fermò vicino al confine con l'Austria una coppia di napoletani che avevano nascosto nella loro auto 12 pistole e 600 proiettili.

Articolo pubblicato il 15 Ottobre 2019 - 17:56 - Redazione

Primo piano

Notizie del giorno

Nessun articolo pubblicato oggi.

PODCAST
Ultimi episodi
Piccioni “biodroni” controllati da un chip: in Russia i primi test, ma mancano verifiche indipendenti
Piccioni “biodroni” controllati da un chip: in Russia i primi test, ma mancano verifiche indipendenti
👉 Leggi l'articolo
0:00 0:00
Vol
Ad is loading…