foto di repertorio
La Corte di Cassazione, Sesta Sezione Penale, ha depositato le motivazioni della sentenza emessa l’11 settembre 2019, con la quale ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte di Appello di Salerno che, derubricata l’originaria contestazione di corruzione in atti giudiziari nel reato di abuso di ufficio rimuoveva l’effetto assolutorio della sentenza emessa dal Tribunale di Salerno perché il fatto non sussiste. In particolare, la Cassazione aveva disposto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per i reati di abuso d’ufficio contestati all’ex procuratore aggiunto di Catanzaro, Salvatore Murone (difeso da Mario Murone), e all’avvocato generale Dolcino Favi (difeso da Francesco Favi), i quali avevano adottato provvedimenti atti a sollevare dalle indagini ‘Why Not’ e ‘Poseidone’ l’ex pm Luigi De Magistris, adesso sindaco di Napoli. L’annullamento senza rinvio ha comportato la piena efficacia della sentenza di primo grado del Tribunale di Salerno che aveva assolto i magistrati catanzaresi legittimando i provvedimenti adottati.
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