Il principale indagato nell’inchiesta sul terrorismo scoperta dalla Procura antiterrorismo dell’Aquila e’ un tunisino, finito in carcere nell’operazione di stamani, che commerciava in tappeti e ristrutturazioni edili. L’uomo risiedeva a Torino ma aveva la dimora ad Alba Adriatica (Teramo), come emerso nella conferenza stampa di stamani all’Aquila, ed organizzava il trasferimento di denaro in Siria e Turchia anche per “favorire il passaggio di aspiranti terroristi” in quei paesi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il tunisino aveva contatti con l’iman della moschea di Bari (la moglie era dipendente fittizia di una societa’ a lui riconducibile) e con quello di Aversa (Napoli) ospitato nella sua abitazione di Alba Adriatica (Teramo) in occasione di un sermone celebrato nella moschea di Martinsicuo (Teramo).
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