Incognita finestra del voto sulla crisi e ipotesi governo transizione

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Il vicepremier della Lega Salvini in una nota ha fatto sapere di aver chiesto oggi al premier Conte di andare subito in Parlamento e prendere atto che non c’e’ piu’ una maggioranza. Ma a questo punto e’ fondamentale capire il ‘timing’ della crisi. Una conferenza dei capigruppo alla Camera dovrebbe essere convocata la prossima settimana. Ma secondo calcoli che emergono nel governo e che sarebbero stati posti anche nei vari incontri istituzionali di oggi, la strada del voto ad ottobre sarebbe difficilmente praticabile. Al massimo si potrebbe andare al voto ai primi di novembre, sottolineano le stesse fonti. Una finestra – sempre nel caso in cui ci sia la certificazione che non c’e’ una maggioranza – potrebbe esserci – stando agli stessi calcoli tra il 10 e il 17 novembre. In quel caso pero’ si aprirebbe il problema della legge di bilancio. Il premier Conte nell’incontro con il segretario del partito di via Bellerio avrebbe insistito, secondo quanto viene riferito da fonti parlamentari della maggioranza, sul fatto che il governo ha ottenuto la fiducia solo pochi giorni fa. E ritornato sulle parole pronunciate al Senato il 24 luglio. Ovvero la crisi va formalizzata in Parlamento. Da qui la richiesta di Salvini di farlo subito. Ma il ministro dell’Interno chiede che sia l’attuale governo a portare il Paese alle urne. L’accelerazione della crisi e’ negli atti. Fonti parlamentari della Lega riferiscono che il numero due del Carroccio Giorgetti sia tornato a Roma per seguire da vicino l’evolversi della situazione. Qualora si verificasse che l’attuale governo non ha i numeri per andare avanti non e’ escluso che nasca, sottolineano altri fonti, un esecutivo di transizione che vari la legge di bilancio e porti poi il Paese alle elezioni. L’ipotesi di un governo di transizione al momento resta sullo sfondo. Con Salvini che nei prossimi giorni chiedera’ di accelerare e di dare – come ha sostenuto in una nota – la parola agli elettori. Il vicepremier vorrebbe il voto ad ottobre. Fonti parlamentari dell’opposizione ipotizzano la nascita di un esecutivo di minoranza ma gli scenari verranno analizzati alla luce dei prossimi incontri che ci saranno e le valutazioni che faranno il premier, i leader della maggioranza ma soprattutto i vertici istituzionali.




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