Se sei ospite di uno stabilimento balneare in Liguria, guai a spostarti di qualche metro sulla spiaggia per fare giocare la nipotina di un anno con due coetanei: arrivera’ il bagnino dello stabilimento vicino e ti invitera’ a cambiare aria, anzi, sabbia. E’ accaduto a una coppia di turisti toscani al mare con la nipotina a Chiavari. “Poiche’ siamo persone civili ci siamo subito allontanati” ha scritto in una lettera alla testata online Levante News il nonno. Ma ci sono rimasti male. Non torneranno mai piu’ a Chiavari e non mancheranno di parlare della loro disavventura agli amici. Vittime della curiosa accoglienza ligure sono stati Mauro Valenti, architetto di Arezzo, la moglie e la nipotina. Durante una vacanza a Chiavari hanno anche organizzato la festa di compleanno della nipotina facendo giungere a Chiavari da tutta Italia e dall’estero 50 invitati: “portando ulteriori, anche se piccoli, benefici a pasticcerie, forni, ristoranti, commercianti ed albergatori del luogo” scrive Valenti. “Ebbene tutto questo per subire addirittura l’espulsione collettiva da un tratto del Vostro arenile” ha affermato dopo avere segnalato il fatto anche all’Ufficio Turistico. E’ accaduto sabato: “con mia moglie e la mia nipotina ci spostiamo dall’ombrellone e dalle nostre sdraio dei ‘Bagni Il Gabbiano’, in cui soggiorniamo da 15 giorni, davanti al vicino stabilimento “Comunali” perche’ da due giorni per lavori alle scogliere antistanti, la spiaggia viene chiusa e la nipotina ha trovato bambini con cui giocare davanti ai Comunali. Dopo circa quindici minuti il bagnino mi avvicina e molto gentilmente mi comunica che la direzione dei Bagni Comunali, avendo notato per ben tre giorni la nostra presenza non autorizzata sul suo bagnasciuga, ‘fissa’ e non ‘passeggiante’, mi invita a sloggiare. Non siamo persone avvezze alla rissa e quindi, anche se esterrefatti, ci siamo immediatamente allontanati e rifugiati nelle aree di nostra competenza”. “Voglio specificare che la nostra presenza ‘per ben tre giorni’ in quel metro quadrato di spiaggia era riconducibile a forse 70/80 minuti in totale perche’ la nipotina non regge piu’ di 20 minuti nello stesso posto. Ricordo altresi’ che le nostre dotazioni fisse erano un secchiello, un innaffiatoio, due palette e ben tre formine, il tutto in plastica rosa, rossa e gialla” ha scritto Valenti.
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