Bagnoli
Napoli, ‘Tu non sai chi sono io’: infermiera soccorre ragazza a Coroglio. Aggredita da un conoscente

Napoli. Ancora un’aggressione ai danni di operatori delle ambulanze. E’ accaduto questa notte a Coroglio. La segnala come la numero 60 del 2019 la puntuale associazione’Nessuno Tocchi Ippocrate’. Ecco il racconto. “La postazione 118 del San Paolo (questa notte di tipo INDIA- senza medico) viene allertata per “attacco di panico in 20enne” presso una delle discoteche situate alla via Coroglio. L’ambulanza in pochi minuti giunge sul posto, l’infermiera prende i parametri della giovane e la tranquillizza, tutto sembra andare per il meglio quando improvvisamente arriva sgommando un grosso Range Rover dal quale scende un energumeno appartenente alla giovane (padre? Fidanzato?) ed incomincia ad urlare le solite frasi alla infermiera;” ti devi muovere, fai presto……tu non sai chi sono io!” Dalle parole si passa ai fatti e l’aggressore incomincia a spintonare la povera soccorritrice. minuti interminabili durante i quali l’ambulanza è bloccata dal l’aggressore. Si decide di allertare la polizia.
Sul posto giunge una volante che verbalizza il tutto. Verrà sporta regolare denuncia.
Ennesimo atto di violenza nei confronti di una donna, una donna che ha l’unica colpa di aiutare chi ha bisogno per 12 ore su un mezzo di soccorso! L’infermiera poi si è fatta refertare”.

Bagnoli
‘Un Futuro per Bagnoli’ – il Docufilm: attiva la campagna di crowdfunding

“Un Futuro per Bagnoli” – il Docufilm. Su Produzioni dal Basso è attiva la campagna di crowdfunding per sostenere la startup “Nisida Environment” di Napoli nella produzione del film-documentario che racconta la storia del quartiere Bagnoli e dei suoi abitanti
Dal cuore della città di Napoli nasce la campagna di crowdfunding “Un Futuro per Bagnoli – Docufilm”, attraverso gli sforzi della startup Nisida Environment e di tre giovani abitanti del capoluogo campano.
Il progetto ha lo scopo di finanziare la realizzazione di un’opera audiovisiva e fotografica che racconti la storia e il presente di Bagnoli, un quartiere della periferia ovest di Napoli sul quale aleggia l’ombra dell’ex-sito industriale dell’Italsider che in quel territorio ha lasciato una profonda ferita ambientale e sociale.
Tre numeri per identificare la situazione a colpo d’occhio: 3 km di costa non balneabili, 200 ettari di terreno sequestrati alla cittadinanza e almeno 800 milioni di euro sprecati per la dismissione degli impianti e per una bonifica mai completata
Un territorio che negli anni ha mostrato come reagire al disastro ambientale che lo affligge, con un’inedita partecipazione da parte degli abitanti del quartiere, che si oppongono alla gestione immobilistica dell’area e combattono ogni giorno le tante promesse infrante.
Leggi anche: https://www.cronachedellacampania.it/2020/12/il-covid-stronca-a-benevento-il-giornalista-gianluca-mannato/?refresh_ce
Il docufilm è prodotto da Raffaele Vaccaro, fondatore della Nisida Environment, dal giovane regista Stefano Romano e dal fonico e attivista Salvatore Cosentino, e vuole evidenziare il legame tra disastro ambientale e crisi economico-sociale ancora in corso, attraverso lo sguardo di due giovani abitanti del quartiere che la troupe seguirà nel loro ultimo anno da adolescenti. Un anno che li separa dalla scelta più dura della loro vita: restare nel quartiere che li ha visti crescere o andar via in cerca di un futuro migliore.
Bagnoli non è unica nel suo genere. Raccontare questa storia significa parlare anche delle numerose aree, Italiane ed Europee, che negli anni sono state soggette ad un processo di deindustrializzazione. Forti sono le analogie con il sito Falconara Marittima (AN), con quello del polo petrolchimico di Gela (CL) o della ex-Caffaro di Brescia, nonché con le industrie siderurgiche del Belgio meridionale, della Lorraine francese e delle Midlands inglesi. In particolare il docufilm si propone di creare un parallelismo narrativo con l’ILVA di Taranto, al fine di impedire che lo stesso destino del quartiere di Bagnoli affligga la città pugliese e i quartieri di Tamburi e Paolo VI.
Guarda il video di presentazione
Attraverso la campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation – ed il supporto di Banca Etica, il team sta raccogliendo i fondi necessari per lo sviluppo del progetto e per iniziare a breve le riprese del docufilm.
Grazie al contributo di tutti si mira a riportare l’attenzione internazionale sul sito e contribuire a costruire “Un Futuro per Bagnoli”.
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