Ha ottenuto gli arresti domiciliari Vincenzo Russo, il 35enne di Parete dhe alla vigilia di Natale del 2017 esplose un colpo di pistola che ferì gravemente il 15enne Luigi Pellegrino.Potrebbe interessarti
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Russo venne arrestato alla fine di novembre dell'anno scorso, a circa un anno di distanza dai fatti, al termine di una complessa indagine da parte dei carabinieri che, attraverso complicate perizie balistiche, erano riusciti ad individuare il punto da cui era partito il colpo che aveva messo in serio pericolo la vita del 15enne, che miracolosamente si è ripreso.
Era il 24 dicembre e Luigi, promessa del calcio locale, era in giro per il paese insieme ai suoi amici quando venne attinto da un colpo di arma da fuoco alla testa in via Vittorio Emanuele. Ad esploderlo, da un terreno distante circa 300 metri, fu l'agricoltore di 35 anni con una calibro 9x21 illegalmente detenuta.
Le indagini partite subito dopo la drammatica vicenda portarono gli inquirenti proprio in quel terreno. L’abitazione del 35enne venne già all’epoca sottoposta a perquisizione, dove però non fu trovata alcuna pistola. Come emerso dalle indagini l’uomo, subito dopo aver sparato ed essersi reso conto di quanto accaduto, si sarebbe disfatto dell’arma detenuta illegalmente. Undici mesi di indagini, ricostruzioni, perizie ed esperimenti sul luogo in cui stava per compiersi la tragedia hanno portato quindi gli inquirenti a stabilire che i colpi erano partiti proprio dal terreno.
Esce dal carcere il bandito che ferì il giovanissimo calciatore alla vigilia di Natale
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