Appalti, clan e politica al Comune di Torre del Greco: duro il giudizio del Gip del Tribunale di Napoli, Giovanna Cervo, sulla commistione tra istituzioni e camorra che ha portato all’arresto di sette persone coinvolte nell’inchiesta su appalti e camorra nel comune corallino. “Si è fatta luce sulla profonda commistione affaristica tra camorra, imprenditoria e politica anche nel Comune di Torre del Greco” scrive il gip che ha accolto le richieste della DDA e del pm Maria Di Mauro. Il ruolo e la figura di Ciro Vaccaro, colui che ricopriva il ruolo di “collante” tra le imprese e i clan, destinatario insieme con altre sei persone di una misura cautelare in carcere emerge dal monitoraggio degli investigatori su alcuni personaggi gravitanti nell’orbita della pubblica amministrazione di Torre del Greco e sugli appalti indetti dal Comune, in particolare quello sull’igiene urbana vinto nel 2012 dalla Ego Eco srl di Minturno, con un ribasso dell’8,22% sul prezzo base d’asta, e per un importo di oltre 28 milioni di euro. Tra i dipendenti “occulti” della Ego Eco i carabinieri hanno individuato anche un ex consigliere comunale di Torre del Greco, peraltro gravitante nell’entourage di un politico provinciale, che ricopriva il ruolo di consulente esterno.
Articolo pubblicato da La Redazione il giorno 4 Giugno 2019 - 18:42