Omicidio in corsia, per il perito: ‘L’infermiera è capace di intendere e volere’

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L’infermiera Anna Minchella era capace di intendere e di volere quando ha somministrato acido cloridrico a Celestino Valentino, un 76enne di Pratella ricoverato all’ospedale di Venafro dove la donna lavorava. A confermarlo é stato il perito della Procura di Isernia, Teofilo Golia, che ha illustrato i risultati della perizia oggi in Tribunale davanti al gup Arlen Picano, durante l’udienza che vede come imputata per omicidio la donna 46enne di Ciorlano. L’esame era stato depositato nello scorso febbraio. I fatti risalgono al 22 giugno del 2016. L’infermiera uccise Valentino, per vendicarsi della figlia dell’uomo che aveva conservato il suo posto da infermiera a Venafro per via dell’infermità del padre, mentre la Minchella era stata trasferita all’ospedale di Isernia. Per uccidere il 76enne la donna utilizzo’ una siringa a spruzzo per iniettargli nel cavo orale l’acido cloridrico. L’anziano fu trasferito a Isernia dove mori’ alcuni giorni dopo. La prossima udienza e’ in programma il prossimo 14 giugno.

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