Napoli, gli sfollati degli Incurabili: ‘Aspettiamo gli aiuti della Regione, poi decideremo’

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Napoli. “Un incontro senza esito positivo e che ci rattrista e ci preoccupa ulteriormente”. E’ questa la sintesi che fanno i componenti del comitato delle famiglie sfrattate degli Incurabili che stamane si sono incontrati con la funzionaria regionale Donata Vizzino, responsabile delle politiche territoriali, l’assessore Monica Bonnano del comune di Napoli, il commissario dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, i responsabili della Chiesa Valdese e altri dirigenti dell’Asl per discutere sul futuroi abitativo delle 21 famiglie di sfollati. Ad oggi si trovano in una struttura ricettiva di Villaricca che loro stesso hanno denunciato essere un albergo a ore e dal prossimo 20 maggio saranno sfrattai anche da li perché l’Asl Napoli 1 per bocca del commissario Verdoliva non pagherà più per il mantenimento in albergo. “Sono altri gli Enti che dovranno garantire gli aiuti agli sfollati”, ha ribadito oggi lo stesso Verdoliva davanti a tutti. Garantendo comunque una sorta di tolleranza minima in attesa che ognuno si trovi una sistemazione autonomia. Poi lo stesso Verdoliva ha promesso che riconsegnerà le chiavi a tutti gli sfollati una volta terminati i lavori e che non vi sarà nessuno aumento dei canoni mensili se non quello dell’Istat. Una soluzione che soddisfa poco le 21 famiglie. Nel frattempo è arrivata una soluzione “all’italiana” dalla Regione Campania. Lunedì infatti ci sarà un ulteriore incontro in regione e nel frattempo la dottoressa Vizzino si è impegnata a trovare una soluzione per reperire i fondi per dare un contributo sull’affitto mensile agli sfollati. “E’ la classica politica del rimando e delle noccioline- spiegano quelli del comitato- per tenerci buoni nel frattempo che svuoteremo le case dai nostri effetti personali. Ma è chiaro che questa è una soluzione che non ci soddisfa intanto perché non siamo noi i responsabili del degrado degli edifici e poi perché come tutti sappiamo non è facile trovare un’abitazione a Napoli dove quelle poche sfitte sono state trasformate tutte in B&B. Aspettiamo lunedì poi decideremo il da farsi”.

Carlo Landolfi




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