La camorra violenta di San Giovanni a Teduccio, quella che spara anche contro i bambini ha più volte sfidato lo Stato con azioni plateali e clamorose in questi ultimi anni.Potrebbe interessarti
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"...Sono entrato nell'organizzazione criminale di Salvatore D'Amico quando vi è entrato mio genero Luigi Gallo, nel 2017, quando sono stato scarcerato. Già conoscevo D'Amico Salvatore perché abitavamo vini, a circa 100 metri. Fino a quel momento mi aveva chiesto solo dei favori, del tipo di andare a chiamare qualcuno del gruppo o della famiglia. Quando dico gruppo mi riferisco al fatto che a San Giovanni comandano loro, sono mafiosi...del gruppo faceva parte Giovanni Improta, Salvatore o' blindato, Ceruzzo o' zuoppo che ha circa 65 anni, Vicienzo o' mellone e altre persone di Napoli, nella zona del carcere di Poggioreale, dalle parti del Connolo, dove si trova anche Totoriello dei Mazzarella, che poi è stato arrestato, il nipote di Salvatore, Umberto D'Amico, oltre ad altri ragazzi di cui non conosco i nomi, che sarei in grado di riconoscere. Quanto ai miei compiti, io svolgevo varie attività per Salvatore D'Amico che mi dava direttamente l'ordine. In particolare, mi fece incendiare delle telecamere installate dalla Polizia all'entrata del vico Emanuele dove abita lui. Andai insieme a Salvatore o blindato, al ragazzo che vi mostro nella fotografia estrapolata dal mio telefono cellulare... In particolare, mentre Salvatore blindato guardava se arrivava qualcuno, io e l'altro ragazzo abbiamo preso una scala e abbiamo distrutte le telecamere con un martello grande, poi abbiamo incendiato il palo che le reggeva. Questo accadeva nell'estate del 2017, credo metà o fine agosto".






