Camorra, armi e droga. Queste le accuse per cui Giovanni Cascarino, collaboratore di giustizia 51enne di Mondragone, è stato condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione. Questo il verdetto pronunciato dalla prima sezione della Corte d’Appello di Napoli, presieduta dal giudice Ginevra Abbamondi, che ha rideterminato la pena inflitta in primo grado dal collegio presieduto dal giudice Giampaolo Guglielmo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che aveva condannato Cascarino a 12 anni di reclusione. Si è concluso così il processo d’Appello per Cascarino, difeso dall’avvocato Giuseppe Tessitore, con la corte partenopea che ha applicato l’attenuante della collaborazione con la giustizia concedendo un ampio sconto di pena.
Secondo l’accusa Cascarino avrebbe fatto parte del clan La Torre di Mondragone con il compito di gestire l’attività di spaccio di droga e la custodia delle armi.
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