Mertens, la voglia di mettere radici

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Sono giorni un po' particolari per Carlo Ancelotti che a Castel Volturno lavora con un gruppo ristretto di calciatori. Dodici sono assenti, 10 in ritiro con varie Nazionali; due, Ospina e Ruiz, a causa di problemi fisici che non consentono loro di riprendere ad allenarsi. A questo si aggiungono poi gli infortuni di Albiol, Insigne e Chiriches. Le condizioni del colombiano e dello spagnolo sono comunque migliorate e presto riprenderanno ad allenarsi. Oggi i pochi calciatori a disposizione di Ancelotti hanno iniziato la sessione in palestra, svolgendo esercizi di prevenzione. Successivamente lavoro tecnico. Gli infortunati (Albiol, Insigne e Chiriches) si sono limitati a svolgere terapie. Il tecnico ha concesso a tutti tre giorni di riposo. L'appuntamento per la ripresa del lavoro e' fissato per martedi' prossimo. Da meta' settimana alla spicciolata tutti faranno ritorno in sede e l' potra' cominciare a preparare compiutamente la trasferta di Roma, uno degli ultimi match-clou di questo campionato. Dai ritiri delle rispettive Nazionali i giocatori, anche quelli del Napoli, parlano delle loro squadre di club e delle prospettive che individuano per questo finale di stagione e per il futuro. E' il caso di Dries Mertens che, ai microfoni di Sport Mediaset, rassicura i tifosi azzurri sul proprio futuro. “Ho un altro anno di contratto – dice – e poi al proprietario della mia casa non ho ancora detto niente visto che il mio accordo finisce nel 2020. Vediamo, ma a Napoli sto bene e non sto pensando a nient'altro”. Alla ripresa del campionato ci sara' la delicata trasferta dell'Olimpico contro la Roma. “E' un campo sempre difficile – osserva Mertens – ma noi dovremo continuare a giocare come abbiamo fatto nell'ultima partita contro l'Udinese”. Milik nei giorni scorsi ha detto che Mertens e' un punto di riferimento nello spogliatoio e che forse sarebbe giusto dare a lui la fascia di capitano. “Milik – sottolinea il belga – voleva solo dire che io sto bene con tutti, mi piace andare a cena e festeggiare insieme ai compagni. Mi fa piacere, ma abbiamo tanti giocatori come Insigne, Callejon e altri che possono fare il capitano”.

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