“Il livello qui è davvero alto, ma in Italia non era poi così basso”. Maurizio Sarri ammette il momento di difficoltà alla guida del Chelsea, dopo il pesante ko contro il Bournemouth, ma è convinto che non ci sia tanta differenza con l’Italia per quanto riguarda le pressioni sugli allenatori. “Penso che ci fosse più pressione in Italia, perché Napoli è l’unica grande città in Italia con una sola squadra. Quindi la pressione dei tifosi del Napoli era davvero grande – ha spiegato – e so benissimo che se perdo il mio lavoro è sempre a rischio”. “Qui al Chelsea puoi vincere contro il Manchester City, ma dopo qualche giorno sei di nuovo a rischio”, ha aggiunto Nonostante ammetta che la sua filosofia calcistica non sia l’ ideale per i giocatori del Chelsea, Sarri non ha intenzione di abbandonare il piano di gioco che gli ha fatto conquistare tanti ammiratori durante il suo periodo al Napoli. “Cambiare filosofia? Al momento no. Perché penso che se cambio la mentalità di questi giocatori, allora saranno davvero capaci di fare il mio calcio”, ha spiegato Sarri “Non è un mio problema, se sono un sognatore, sono un sognatore. Se mi diverto con il mio calcio, voglio giocare quel calcio”, ha insistito. “Se in futuro potrei cambiare idea? Non lo so”, ha aggiunto. “Ma penso che il mio lavoro sia sempre a rischio, amo il mio lavoro per questo motivo e mi sento forte”, ha concluso.
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