Cronaca

Blitz a Foggia, tra i signori del pizzo c’è anche il braccio destro del boss Francesco Panico

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Blitz antiracket a Foggia, dove cinque distinte indagini di polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno portato all’arresto di 16 persone. L’operazione ‘Chorus’, coordinata dalla locale procura della Repubblica, ha fatto luce su quattro attentati ai danni di negozi avvenuti negli ultimi 10 giorni. In carcere sono finiti i presunti responsabili di una serie di intimidazioni subite dalla friggitoria ‘Mordi e fuggi’ e dalla profumeria ‘Gattullo’, prese di mira dai clan che con incendi e bombe hanno tentato di imporre la loro protezione in cambio di denaro. Mafia pugliese e napoletana alleate per il controllo criminale del territorio. Tra gli arrestati anche il braccio destro di Francesco Panico, capoclan dei paesi vesuviani. Sotto la lente degli investigatori le faide tra famiglie mafiose per il controllo criminale del territorio. Come il commando armato entrato in azione alle prime luci dell’alba del 23 gennaio scorso, mandato all’aria dall’intervento dei militari dell’Arma. Il mandante, secondo gli inquirenti, sarebbe il 40enne Gianfranco Bruno detto ‘il primitivo’, considerato elemento di spicco della ‘società foggiana’ e affiliato ai Moretti-Pellegrino. Avrebbe voluto vendicare la morte del cognato Rodolfo Bruno uccidendo un esponente del clan rivale, quello dei Sinesi-Francavilla. I carabinieri hanno sorpreso il killer mentre viaggiava in automobile assieme a due complici, scongiurando l’omicidio pianificato. Non solo mafia pugliese, dunque, infatti tra gli arrestati c’è anche Giuseppe Ricco, 55enne, già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto, spiega la procura di Foggia, “inserito nell’organigramma della famiglia di camorra dei Panico e già braccio destro del capoclan Francesco operante nell’hinterland vesuviano della provincia di Napoli”. L’indagine ha inoltre ricostruito la dinamica del tentato omicidio del 21 ottobre 2018, quando Aleandro Fiore, 37 anni, addetto alla sicurezza della discoteca ‘Domus’ di Foggia, avrebbe sparato diversi colpi calibro 7.65 colpendo alla testa un ragazzo.Il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, ha rivolto il suo plauso al lavoro di magistrati e forze dell’ordine: “A Foggia si dimostra che lo Stato si fa rispettare. In Capitanata la quarta Mafia ha preso una bella botta. Oggi è un bel giorno”. Il ringraziamento è arrivato anche dalla ministra per il Sud, Barbara Lezzi, che ha sottolineato come “la strada da percorrere è ancora lunga per strappare questa terra difficile a chi vuole imporre la legge del più forte”. Per il presidente della provincia di Foggia, Nicola Gatta, “è stato inferto un altro colpo letale all’illegalità. Dimostrazione lampante che lo Stato è presente”.


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