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Solidarietà e parole di apprezzamento per la professionalità e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Poggioreale arriva da Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “ E’ solamente grazie a loro, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. La situazione del carcere di Napoli Poggioreale si è notevolmente aggravata. E la cosa grave è che questi numeri si sono concretizzati proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria. Per questo il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria guidato da Francesco Basentini deve mettere la risoluzione delle tante criticità di Napoli Poggioreale tra le priorità di intervento”.
Per il SAPPE “lasciare le celle aperte più di 8 ore al giorno senza far fare nulla ai detenuti – lavorare, studiare, essere impegnati in una qualsiasi attività – è controproducente perché lascia i detenuti nell’apatia: non riconoscerlo vuol dire essere demagoghi ed ipocriti”. E la proposta è proprio quella di “sospendere la vigilanza dinamica: sono infatti state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili”.
Napoli, agenti pentitenziari aggrediti a Poggioreale da un detenuto 'rivoltoso' trasferito da Salerno
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