“Il libro avrebbe dovuto chiamarsi ‘Fino alla fine’, perché tra le righe delle sue pagine c’è tanta forza e tanta resistenza – racconta Ross –. Gigi e io stavamo lavorando alla sceneggiatura di questo lavoro e proprio in quel periodo c’è stato l’incontro con Oreste Ciccariello che ci ha proposto di farne un romanzo. Abbiamo accettato subito e così nasce ‘La maledizione dell’acciaio’, un libro che trova la sua anima della verità e nelle battaglie senza resa, perché se una cosa è più forte di te può sconfiggerti ma vale la pena lottare fino alla fine, senza fermarsi davanti agli ostacoli e senza darla subito vinta all’avversario”.
“Una delle primissime domande che è stata fatta a me e Ross su questo lavoro è perché noi due, coppia che arriva al pubblico e alla stampa per la sua comicità, decide di dedicarsi a un progetto così delicato e così impegnativo – racconta Gigi –. Credo che fondamentalmente far ridere voglia dire toccare delle corde molto intime. E questo richiede una certa sensibilità. La stessa che ti consente di guardare le cose con uno sguardo più profondo e che ti dà il coraggio di non voltarti dall’altra parte. Proprio come fa Massimo, il protagonista di questa storia. Una storia che ha in sé tanti sentimenti. Rabbia, coraggio, tristezza, malumore, gioia, determinazione. Elementi che, spesso, ti danno la forza di salire sul palco e affrontare il pubblico”.
Il libro racconta l’eterna lotta contro il male, contro il buio, contro l’arido è troppo spesso ad armi impari quando sei solo un pizzico di bene, una fioca lucina, un piccolo angolo di mare. Se il male, il buio e l’inferno vengono confinati all’interno di un enorme ecomostro d’acciaio e tu sei solo un piccolo uomo, la battaglia è già persa in partenza. Anche se resti inerme, però, non sopravvivi… il mostro ha troppa fame. Quindi vale la pena combattere. Così fa Massimo Mancini quando decide di affrontare l’Italsider, l’avvelenato mostro di acciaio di Bagnoli che gli ha portato via il padre. Lo fa con le armi dell’uomo comune, studiando per laurearsi ed entrare nella commissione di bonifica dell’Italsider. Ma è proprio entrando nelle viscere del mostro che Massimo scoprirà segreti, complotti che mai avrebbe potuto immaginare. E poi la maledizione che gli cambierà la vita: l’acciaio avvelenato che gli entrerà fino a dentro facendolo sentire mai così vivo ma irrimediabilmente morto. La maledizione che gli darà, forse, la forza per combattere finalmente ad armi pari contro il mostro di acciaio che intanto ha generato tanti altri mostri fatti di carne e ossa. In un susseguirsi di rivelazioni, colpi di scena, amicizie rovinate e amori mai finiti, e nella cornice di una straordinaria e maledetta Bagnoli, finalmente Massimo accenderà una luce accecante nel buio e sarà il mare che inonderà la terra arida, vincendo una battaglia di una guerra purtroppo ancora molto lunga, perché da qualche parte un altro mostro sta già oscurando ogni debole fonte di luce.
Articolo pubblicato il giorno 18 Gennaio 2019 - 10:09