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Il questore di Salerno: ‘In calo reati e attenzione all’ordine pubblico’

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Furti, rapine, violenze sessuali e incendi: cala, in generale, il numero dei delitti commessi nella provincia di Salerno, tra il 2017 e il 2018, passando dai 38.487 di due anni fa ai 35.136 dello scorso anno con una diminuzione dell’8,71%. E’ quanto emerge dai dati sull’andamento della criminalita’ contenuti nella banca dati Sdi e diffusi dal questore, Maurizio Ficarra, e dai quali viene fuori un decremento dei reati nel capoluogo salernitano. In provincia, i furti registrati diminuiscono del 12,3% (da 17.568 a 15.408). Di questi, i furti di auto sono stati 2.027 rispetto a 2.436, di motoveicoli 688 rispetto a 762, in abitazione 2.071 contro i 2.250, con destrezza 1.139 rispetto a 1.476, in esercizi commerciali 912 contro i 1.000 del 2017. Le rapine, poi, diminuiscono da 392 a 320 (-18,37%); le ricettazioni 239, a fronte delle 355 (-21.41%); le estorsioni 223 rispetto a 241 (-7,47%); le denunce di violenza a sfondo sessuale 46, dieci in meno del 2017 (-17,86%); gli incendi 136 rispetto ai 566 (-75,97%); le truffe informatiche 3.036 rispetto a 3.055. Nella citta’ di Salerno, i reati sono diminuiti dai 7.948 del 2017 ai 6.790 nel 2018, con un calo percentuale del 14,57. Qui, i furti, in generale, passano dai 4.009 a 3.376. Nel dettaglio, i furti di autovetture 516 rispetto a 708, di motoveicoli 277 contro i 370, in abitazione 397 rispetto a 425, con destrezza 465 rispetto a 527, in esercizi commerciali 267 rispetto a 303. Le rapine, invece, sono state 56 bello scorso anno; nel 2017, furono 95; gli incendi 4 rispetto a 12; le truffe informatiche 509 rispetto a 578. A Salerno, restano invariati, infine, i dati relativi ai reati di violenza sessuale (7) e di estorsione (38). Per il questore, “questi dati sono confortanti per lo sforzo organizzativo messo in campo nel contrasto alla criminalita’ e nelle attivita’ di prevenzione”.
Molte poi le attivita’ messe in campo contro la criminalita’ diffusa e organizzata. Gli arresti sono stati 396 (+16,47%); i denunciati 1.121 (+39,08%); le persone e i veicoli controllati, rispettivamente, 33.115 e 16.361; i controlli di persone sottoposte ad obblighi 15.744; la droga sequestrata ammonta a 14 chilogrammi di cocaina, a 86,5 di hashish, 8,5 di marijuana e 262 piante di cannabis. Gli avvisi orali sono stati 211, mentre i rimpatri con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno, 343. Le proposte di sorveglianza speciale, 26; i Daspo urbani 40, 20 dei quali a parcheggiatori abusivi e 20 a prostitute, e 73 quelli sportivi. Gli ammonimenti, 25; i controlli amministrativi 2.125, gli illeciti amministrativi, 119; i penali, 58 e le persone segnalate all’autorita’ giudiziaria 173. Per l’occasione, Ficarra traccia un bilancio anche dei risultati conseguiti al termine del periodo di Luci d’Artista, evento che, a Salerno, attrae migliaia di turisti. “Un impegno notevole – sottolinea il questore – grazie anche alle forze suppletive avute dal Dipartimento e grazie alle quali siamo riusciti a fronteggiare anche alcuni ‘allarmi’ dovuti all’intensificazione di furti, in alcune zone della citta'”. Dal 9 novembre al 20 gennaio, gli arresti in flagranza o su provvedimenti cautelari sono stati 45, di cui 28 eseguiti dalla Squadra Mobile e i restanti dalla Sezione Volanti; 74, poi, sono state le persone denunciate in stato di liberta’ e 421 quelle, sottoposte ad obblighi, controllate. Cittadini controllati per strada o sui mezzi sono stati 4.531; i veicoli controllati dalla sala operativa e grazie al sistema automatizzato ‘Mercurio’, 2.304. Accertate 125 violazioni al codice della strada e sono stati rinvenuti 7 veicoli rubati. 89 le perquisizioni effettuate e 2 i sequestri di armi. Le violazioni amministrative accertate sono state 11; gli avvisi orali, 45. I Daspo urbani, 14. Infine, i rimpatri con figlio di via obbligatori e divieti di ritorno 84. Sulla questione dei migranti e degli sgomberi cosi’ come disposti dal ministero dell’Interno, Ficarra, a margine, ha ribadito che “l’attenzione per l’ordine pubblico e’ massima” spiegando che “in pratica, le circolari ministeriali dettano tutta una serie di regole di comportamenti a cominciare dall’attivita’ delle amministrazioni comunali, per cui in presenza di un’attivita’ di sgombero e’ opportuno che si faccia una ricognizione di tutte le persone presenti negli immobili da sgomberare; nei confronti delle persone piu’ fragili, come gli anziani, i bambini e le donne, le amministrazioni comunali devono, prima, provvedere e individuare delle soluzioni e quindi si faranno gli sgomberi in massima sicurezza e nel rispetto delle regole”.


Articolo pubblicato il giorno 28 Gennaio 2019 - 14:44

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