Chi comanda oggi a Caserta: La gara tolta al cugino di Nicola Schiavone ed affidata ad un’impresa vicina a Zagaria.
Blitz della Dia all’interno degli uffici del Comune di Casapesenna. Nel mirino della Direzione Investigativa Antimafia c’è un appalto vinto da Nicola Schiavone, classe ’78 e cugino omonimo del figlio di Sandokan oggi collaboratore di giustizia, e poi revocato ed assegnato ad una ditta vicina a Michele Zagaria.
La relazione della Dia è stata prodotta dal pm Maurizio Giordano nel corso del processo che vede alla sbarra con il capoclan Michele Zagaria, l’ex sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria ed il consigliere comunale Luigi Amato accusati di aver minacciato un altro sindaco di Casapesenna, Giovanni Zara, sgradito al clan.
Di quell’appalto ha parlato lo stesso Nicola Schiavone, figlio del capoclan Francesco Sandokan, ascoltato oggi nel corso dell’udienza celebrata dinanzi al giudice Francica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Il rampollo di casa Schiavone ha spiegato come nel 2006 “a Casapesenna venne vinta una gara da mio cugino Nicola Schiavone classe ’78 per dei lavori. Si trattava di una gara di un importo medio, tra i 380 ed i 500mila euro, che venne vinta dalla ditta che faceva capo al fratello di Nicola Schiavone, Isidoro. Michele Zagaria mi fece arrivare ‘un’imbasciata’ da Sebastiano Panaro che mi chiedeva di far rinunciare a mio cugino che aveva vinto la gara. Io gli proposi di far vincere ad una ditta a lui gradita un appalto a Casal di Principe o che mio cugino restasse formalmente il vincitore della gara mentre i lavori li avrebbe svolti una ditta scelta da lui. Ma Zagaria non accettò ed a quel punto gli feci sapere che mio cugino non doveva recedere e che se voleva doveva togliercela la gara”.
Cosa che, secondo la ricostruzione di Nicola Schiavone, avvenne attraverso “un espediente tecnico” con cui la gara “venne affidata al secondo classificato che era una ditta di Zagaria”.
Sull’appalto in questione è intervenuto in aula lo stesso ex sindaco Zagaria che ha prodotto anch’egli il verbale di gara (acquisito dalla Dia in Comune) ribadendo come “la gara è durata un solo giorno ed in due ore e mezza venne aggiudicata erroneamente all’impresa di Schiavone che aveva presentato un’offerta anomala e quindi riaggiudicata alla seconda il graduatoria”.
Gustavo Gentile
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