Angelo Branduardi a Torre del Greco per ‘Devozioni’. Martedì 18 dicembre alla Basilica di Santa Croce

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Dopo un anno di straordinari sold out sia in Italia che all’estero, Angelo Branduardi arriva a Torre del Greco (NA) martedì 18 dicembre per la serata conclusiva della rassegna “Devozioni”, diretta da Gigi Di Luca. Il compositore, cantautore, violinista e chitarrista milanese classe 1950, nella sua unica tappa campana alla Basilica di Santa Croce (piazza S.Croce, Torre del Greco) presenta “Camminando, Camminando”, un concerto acustico in duo accompagnato da Fabio Valdemarin, polistrumentista che si divide tra l’Italia e gli States, già al fianco di Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia e Neffa. “Nel 2018 è sceso dal mio palco il l’amico e collaboratore di lunga data Maurizio Fabrizio, anche lui proiettato verso suoi nuovi progetti. Al suo posto adesso c’è Fabio Valdemarin, pianista di formazione classica con tendenza alle divagazioni pop e jazz”, spiega Branduardi. “La presenza di Valdemarin, che è un polistrumentista, compositore ed arrangiatore, è per me molto stimolante, la nostra collaborazione mi incuriosisce molto. Dal vivo eseguiremo brani famosi e meno conosciuti, ma non mancheranno i miei classici. L’intenzione è quella di reinventare i brani che eseguiremo in concerto, smontandoli alla ricerca del nucleo essenziale e rimontandoli con nuove soluzioni. Se il concerto dello scorso anno era essenzialmente basato sul duo chitarristico, questo nuovo live è sicuramente più complesso, potendo contare su un numero maggiore di strumenti musicali in scena: pianoforte, organo, tastiere e tromba di Fabio oltre che, naturalmente le mie chitarre e il mio violino”. Dal debutto discografico del 1974 per la RCA con l’album arrangiato da Paul Buckmaster ai successivi lavori per la Polydor, “Alla Fiera dell’Est” e “La pulce d’acqua”, passando per il lunghissimo tour europeo Carovana del Mediterraneo con Stephen Stills, Ritchie Havens e Graham Nash, Branduardiè uno dei nomi di spicco della musica italiana. Con le sue ballate medievali, i suoi testi aulici, le composizioni raffinate ed evocative è riuscito a trapiantare nella canzone italiana la sua predilezione per il fiabesco. Traendo spesso ispirazione dal repertorio delle leggende popolari, soprattutto francesi, ma anche tedesche, ebraiche e anglosassoni. Forte dei suoi 40 anni sulle scene, il “violinista che per combinazione ha scritto anche parole e musica”, come ama definirsi lui stesso, presenta dal vivo i brani più amati del suo repertorio, in una nuova ed essenziale veste. “Camminando, camminando” è un concerto all’insegna del “meno c’è più c’è”, un viaggio intimo alla ricerca della magia dei suoni. Il Menestrello italiano già da tempo asseconda la sua versatilità in campo musicale, presentandosi al pubblico con concerti basati su diverse formazioni. Può così passare con grande facilità dall’esecuzione in duo del repertorio di musica del passato, che fa parte della sua collana “Futuro Antico” (Emi), alla classica formazione folk-rock.




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