Napoli. “Non ho avuto paura di essere aggredita perche’ in quel momento ero troppo arrabbiata per quello che stava succedendo sotto i miei occhi”. Maria Rosaria Coppola e’ la signora che ieri, a bordo della Circumvesuviana, ha difeso nel silenzio generale un ragazzo pakistano dalle offese e dagli insulti razziali di un connazionale. Un video girato da un passeggero e postato sui social ne ha fatto il personaggio del giorno. “Ci ho pensato dopo – dice – quando ormai era andata”. Racconta la signora di non essersi nemmeno accorta che il ragazzo di fronte a lei, un manovale di origini ucraine con gli abiti sporchi da lavoro dopo il diverbio l’ha seguita perche’ temeva che quel ragazzo che aveva affrontato con tanto coraggio potesse aggredirla. E non se la sente, Maria Rosaria, di rimproverare chi sul vagone del treno ha assistito al diverbio senza intervenire. “Erano vigili, lo so – sottolinea – e credo che se le cose fossero degenerate sarebbero intervenuti. In qualche momento forse un po’ di aiuto mi sarebbe piaciuto, ma so che non e’ facile. Non me la sento di alzare la voce con chi non e’ intervenuto. Vorrei, pero’ che lo facesse chi deve vigilare, chi deve controllare quelli che dovrebbero far sentire la loro presenza. Il problema non deve essere spostato su chi non si immischia, ma su chi deve controllare e non lo fa. Da utilizzatrice dei mezzi pubblici sento la mancanza di un controllo da parte delle persone che invece queste cose le dovrebbero fare”. Nei vagoni, in stazione come sulle banchine, dove “si vede di tutto, tanto per dirne una, si fuma”. In una situazione come quella di cui si e’ ritrovata protagonista, la signora sa che “e’ molto difficile intervenire, perche’ non sai con chi hai a che fare”. “Non sai se e’ armato, non sai se ci si puo’ ragionare – riflette – ma ieri ho preferito reagire quando ho visto che il ragazzo pakistano ha iniziato a stringere i denti per non farlo”. Maria Rosaria ripercorre quanto accaduto, fino al momento in cui e’ intervenuta. “Questo ragazzo napoletano e’ salito a Garibaldi – racconta – e ha iniziato subito a inveire contro il ragazzo pakistano, lo accusava di averlo spinto, di averlo strattonato e gli gridava: ‘Negro di m…'”. Il pakistano, come si vede anche nel video diventato virale, “non ha proferito parola”. Di li’ la scelta di intervenire: “Sono intervenuta quando ho visto che stava stringendo i denti – conclude -. Io vorrei che il Paese fosse per quelle persone che erano davanti a me e che indossavano abiti da lavoro”.
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