Salerno e Provincia

Morì nel Centro di Igiene Mentale: chiesto il processo per sette medici

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Sette medici rishiano il processo per ma morte di Massimiliano Malzone, l’uomo di trentanove anni di Montecorice in provincia di Salerno, morto l’8 dicembre del 2015 nel centro di igiene mentale dell’ospedale di Sant’Arsenio dov’era ricoverato a seguito di un trattamento sanitario obbligatorio. Tre di questi medici sono già condannati per il caso Mastrogiovanni. Il caso rischiava di essere archiviato, così aveva deciso la Procura della Repubblica di Lagonegro, ma grazie all’opposizione presentata dal legale della famiglia Malzone, le indagini sono proseguite. Nel registro degli indagati, come riporta Il Mattino, sono finiti sette dipendenti dell’ospedale che ebbero in cura l’uomo di Motecorice durante i giorni di ricovero nella struttura sanitaria del Vallo di Diano. Per tutti è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio e a febbraio si terrà l’udienza preliminare. Rischiano un nuovo processo Rocco Barone, Raffaele Basso e Americo Mazza, tre medici già condannati per la morte di Francesco Mastrogiovanni, il maestro di Castelnuovo Cilento deceduto nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Luca di Vallo. Malzone fu ricoverato a Sant’Arsenio proprio perché il reparto di Vallo all’epoca era chiuso ed è stato riaperto di recente. Per la morte di Malzone rischiano il processo anche i medici Rosina Baiotta, Cristina Cerruti, Antonio Mautone e Alfonso Pace. L’accusa è di omicidio colposo perché avrebbero tenuto comportamenti “negligenti ed imprudenti nonché omissivi del monitoraggio del profilo cardiologico del paziente durante il trattamento farmacologico neurolettico”. Malzone morì dopo dodici giorni di ricovero in seguito ad un arresto cardiaco provocato dall’azione di una serie di medicinali che gli erano stati somministrati. Ai familiari fu consegnato uno zaino contenente delle maglie intime sporche di urina. Dalla relazione del medico legale emerse che il trentanovenne fu sottoposto a contenzione fisica, ma non continua e mai con il blocco di tutti gli arti.


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