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“Bisogna fare dei rifiuti una risorsa, ma non per la camorra, come avvenuto negli ultimi vent’anni, grazie alla connivenza tra politici collusi e colletti bianchi al soldo dei clan. Le politiche ambientali – prosegue Muscarà - devono puntare su riduzione, recupero e riciclo della materia. In Campania manca una normativa sulla pianificazione dei controlli ambientali, che sono praticamente inesistenti, l’operazione ecoballe si è rivelata totalmente fallimentare, si continuano a sottrarre fondi da misure su smaltimento fanghi e ciclo ottimale dei rifiuti urbani e a Pianura c’è una comunità che da troppi anni vive su una delle più grandi bombe ecologiche d’Europa. Criticità racchiuse in singoli dossier che, con i colleghi Valeria Ciarambino e Vincenzo Viglione, abbiamo portato all’attenzione del ministero dell’Ambiente, accompagnate da proposte di superamento di una situazione drammatica che rischia di accompagnare la nostra regione verso il completo disastro ambientale”.






